Si può riciclare l'acqua di scarto dell'asciugatrice? Esperto rivela come e quando usarla

L'acqua di scarto dell'asciugatrice si può usare e riciclare? Esperto spiega come e quando usarla per altro. Non tutti sanno, infatti, che non è necessario gettarla via.

L’acqua che si accumula nel serbatoio dell’asciugatrice, spesso dimenticata o gettata via, può avere un secondo utilizzo. A dirlo è La Casa di Mattia, esperto di igiene e pulizia molto seguito sui social. Secondo lui, quel liquido trasparente che resta dopo ogni ciclo di asciugatura non è da buttare, ma può tornare utile in casa, con alcune accortezze. Non si tratta assolutamente di acqua potabile e nemmeno completamente pura. Eppure, non tutti sanno che è comunque sfruttabile in diversi contesti, soprattutto per chi vuole ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse a disposizione.

Acqua di scarto dell'asciugatrice: quando e come riciclarla secondo l'esperto di pulizie

Uno degli usi più semplici riguarda la pulizia dei pavimenti. Quest’acqua può essere utilizzata, ad esempio, per lavare le superfici di ceramica o gres. Basta versarla nel secchio, aggiungere un po’ di detersivo e procedere come di consueto. Attenzione solo alle superfici in parquet non trattato: in quel caso è meglio evitarla. Può essere utile anche per pulire i vetri. Non contenendo calcare, non lascia aloni e si asciuga velocemente. Un panno in microfibra e un detergente per vetri completano il lavoro senza bisogno di altro.

 

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Un’idea pratica è impiegarla per tirare lo sciacquone del WC. Basta raccoglierla in una bacinella o in un secchio e versarla nel water. Un metodo semplice per risparmiare litri di acqua pulita ogni giorno, senza fatica. Nonostante l’apparenza limpida, l’acqua dell’asciugatrice non è adatta a tutto. L’esperto sconsiglia di usarla per il ferro da stiro. Potrebbe contenere residui di detersivo, ammorbidente o microfibre tessili che, nel tempo, danneggerebbero l’apparecchio. Stesso discorso per l’irrigazione delle piante. Anche in questo caso, le impurità presenti possono alterare il terreno o danneggiare le radici. Non è un’acqua naturale né neutra, per cui non va utilizzata in contesti dove la purezza è fondamentale.

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Mattia, sui social. Fonte: Instagram

Cosa contiene davvero questa acqua?

Durante il ciclo di asciugatura, l’aria calda sottrae umidità ai tessuti. Il vapore che si forma viene poi condensato e raccolto in un serbatoio. L’acqua che ne deriva non è contaminata da germi, ma può contenere minuscoli residui di tessuto, tracce di detersivo e ammorbidente. Non è quindi sterile, ma nemmeno pericolosa se usata in modo corretto. Proprio per questo non può essere impiegata su tutto, ma resta comunque una risorsa utile per le pulizie o per usi tecnici. Sapere come impiegarla fa la differenza tra uno spreco e un’occasione di risparmio.

Recuperare l’acqua di scarto dell’asciugatrice non richiede grandi sforzi. Basta un contenitore, un po’ di attenzione e la voglia di cambiare piccole abitudini. Senza stravolgere la routine, si può introdurre un nuovo modo di gestire le risorse in casa. Ogni ciclo dell’asciugatrice può produrre fino a un paio di litri d’acqua. In una settimana, si può arrivare a una quantità sufficiente per lavare il pavimento più volte, oppure per altri piccoli impieghi domestici. Un gesto quotidiano che diventa utile sul lungo periodo.

L’acqua di condensa dell’asciugatrice non è da considerare un rifiuto. Può essere sfruttata per diverse attività domestiche, a patto di conoscerne limiti e potenzialità. Non va usata per le piante o per il ferro da stiro, ma è perfetta per lavare i pavimenti, i vetri o per scaricare il WC. L'esperto ha condiviso con i suoi follower un video molto utile, in quanto invita a ridurre totalmente gli sprechi. Non servono grossi investimenti, né apparecchiature particolari. Potrete quindi riutilizzare, in diversi modi e facendo comunque attenzione, dell'acqua che altrimenti, sarebbe stata gettata via.