Su RaiPlay, c'è una miniserie emozionante e intensa con Sabrina Ferilli ed Enzo Decaro. Tratta da un romanzo di Alberto Moravia, fu realizzata 53 anni dopo il primo film tratto dal libro, nel quale Gina Lollobrigida interpretava il ruolo di Gemma Foresi.
Tra le proposte più interessanti disponibili su RaiPlay, spicca La provinciale, miniserie con Sabrina Ferilli ed Enzo Decaro, ispirata a un racconto breve di Alberto Moravia. Il testo originale, pubblicato nel 1937 all’interno della raccolta L’imbroglio, esplora con profondità le dinamiche psicologiche di Gemma Foresi, giovane donna animata da un forte bisogno di riscatto sociale. Il tema dell’ascesa verso la borghesia si rivela centrale sia nel romanzo che nelle sue successive trasposizioni sullo schermo.
La trama si snoda attorno a Gemma, ragazza di provincia che vive con la madre in una realtà modesta. Il desiderio di emancipazione e la volontà di affrancarsi da una vita priva di prospettive la spingono a sognare un futuro con Paolo, erede di una nobile famiglia. Ma l’illusione si spezza bruscamente quando scopre che Paolo è in realtà suo fratellastro. Di fronte alla delusione, Gemma decide di sposare Franco, un serio professore universitario. Tuttavia, la vita coniugale le appare presto grigia e priva di stimoli.
Su RaiPlay una miniserie con Sabrina Ferilli: tratta da un libro di Moravia
Prevale così il senso di vuoto, e con esso la tentazione dell’evasione. Gemma si lascia coinvolgere da figure ambigue, tra cui la contessa Elvira, donna manipolatrice che la introduce in ambienti pericolosi. Attraverso ricatti e relazioni compromettenti, la protagonista si trova a mettere in discussione tutto ciò che aveva cercato di costruire. Sarà solo grazie a una crisi profonda che Gemma prenderà coscienza del proprio percorso, scegliendo di chiudere con il passato e ritrovare un legame autentico con Franco.

La miniserie si colloca in una linea di continuità con la prima trasposizione cinematografica dell’opera, risalente al 1953 e diretta da Mario Soldati. In quel film, il ruolo di Gemma fu affidato a Gina Lollobrigida, interprete carismatica che offrì una prova attoriale intensa. Una prova segnata dal fascino e da una drammaticità tipica del cinema italiano del secondo dopoguerra. Il film fu presentato al Festival di Cannes e venne lodato per l’innovativa struttura narrativa, costruita attraverso flashback e prospettive multiple. La performance di Lollobrigida fu apprezzata al punto da ricevere una candidatura al Nastro d’Argento.
Il confronto tra le due Gemma
Nel confronto tra le due attrici emerge con chiarezza la distanza tra epoche e approcci recitativi. Lollobrigida incarnava una Gemma fortemente segnata dal glamour e dal pathos, simbolo di una femminilità intensa e stilizzata. Al contrario, Ferilli sceglie un registro più realistico e introspettivo, offrendo una protagonista meno idealizzata, più concreta, e in grado di riflettere le contraddizioni della donna contemporanea. Il suo sguardo restituisce con precisione la vulnerabilità psicologica e la tensione morale che attraversano il personaggio. Entrambe, comunque, offrono un'interpretazione memorabile.
La regia di Pasquale Pozzessere, attenta ai dettagli e fedele alla ricostruzione dell’Italia degli anni Cinquanta, permette allo spettatore di immergersi in un contesto storico accurato e suggestivo. Ambienti, costumi e situazioni ricreano con rigore un’epoca passata, pur mantenendo viva la tensione narrativa. La miniserie non si limita a rileggere il testo di Moravia, ma riesce a renderlo attuale, evidenziando questioni che continuano a interpellare: la tensione tra sogno e realtà, il desiderio di emancipazione, i compromessi esistenziali.
Perché rivedere la miniserie e il film oggi
Rivedere oggi le due versioni de La provinciale significa anche confrontarsi con le trasformazioni dell’immagine femminile nella narrazione audiovisiva italiana. Da un lato la seduzione e la fragilità proiettate da Lollobrigida; dall’altro, l’umanità e la forza interiore espresse da Ferilli. Due rappresentazioni distinte, ma entrambe efficaci nel dare corpo a una figura complessa. Una figura capace di rappresentare in modi diversi il dramma del fallimento e la possibilità di riscatto.
La visione della miniserie risulta particolarmente significativa per chi ama i racconti psicologici e le storie al femminile con profondità. L’opera di Moravia mantiene una sorprendente attualità, e La provinciale su RaiPlay si rivela uno strumento prezioso per riscoprirla attraverso il volto intenso e misurato di Sabrina Ferilli. Una prova d’attrice che lascia il segno, in un racconto senza tempo. Il film con Gina Lollobrigida, per chi fosse interessato, è, invece, disponibile in streaming su Prime Video.