Bologna, il 'grattacapo' che più fa impazzire i turisti: non puoi lasciare la città senza averlo risolto

Il luogo 'misterioso' che tutti vogliono scoprire a Bologna: le Frecce della Corte degli Isolani

Nel cuore di Bologna, all’ingresso della Corte degli Isolani in Strada Maggiore 19, si cela una delle attrazioni più affascinanti e 'inspiegabili' della città: tre frecce conficcate nel soffitto ligneo del portico di Casa Isolani, a ben nove metri d’altezza. Questo piccolo enigma architettonico, difficile da scovare a occhio nudo, è diventato col tempo una vera e propria attrazione per i turisti. Si tratta di uno dei cosiddetti "sette segreti di Bologna", un insieme di misteri cittadini noti solo a chi ama andare oltre la superficie.

Chiunque passeggi sotto il suggestivo porticato non può fare a meno di sollevare lo sguardo e cercare con insistenza quelle tre frecce sospese, emblema del lato più nascosto e intrigante della città. La loro presenza è diventata quasi un rito iniziatico per ogni visitatore: trovare le frecce significa aver colto uno degli aspetti più autentici e magici della cultura bolognese, uno di quei dettagli che rendono indimenticabile il soggiorno.

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Lo spettacolo di Piazza Maggiore, Bologna


Bologna
, il mistero delle tre frecce: un segreto nascosto sotto i portici

La leggenda più nota legata alle tre frecce racconta di una nobildonna condannata a morte per adulterio. Il marito, folle di gelosia, assoldò tre arcieri per giustiziarla. Ma la donna, astuta e bellissima, si spogliò completamente davanti agli assassini, cogliendoli alla sprovvista. I tre, imbarazzati e confusi, sbagliarono la mira e le loro frecce si conficcarono nel soffitto del portico, lasciandola illesa.

Un’altra versione parla invece di briganti intenti a uccidere un signorotto, distratti anch’essi dalla nudità di una giovane donna affacciata alla finestra. In tutte le varianti, il tema centrale è la sorpresa, l’imprevisto che salva la vita e lascia un segno visibile nella storia cittadina. Alcuni racconti alternativi tirano in ballo anche uno scherzo goliardico di studenti universitari o un duello tra nobili bolognesi. Nulla è certo, e proprio questa ambiguità alimenta il fascino del luogo.
L’identità di chi abbia realmente scoccato quelle frecce – o se siano mai state scoccate davvero – resta avvolta nel mistero. Eppure, è proprio questo a rendere la storia tanto magnetica.

Un'attrazione simbolo della città

Oltre al fascino della leggenda, le frecce della Corte degli Isolani rappresentano anche un pretesto per ammirare uno degli angoli più suggestivi della città. Il portico ligneo di Casa Isolani è uno splendido esempio di architettura romanico-gotica, con le sue travi di quercia e l’aria austera ma accogliente che accompagna il visitatore lungo Strada Maggiore. L’ingresso alla Corte Isolani, che oggi ospita una galleria commerciale e residenziale, conduce direttamente verso la magica Piazza Santo Stefano, completando un percorso tra storia, arte e mistero.

La ricerca delle frecce è un gioco, una sfida e un viaggio nel tempo. Chi riesce a scorgerle vive un momento di autentica scoperta, spesso condividendo l’impresa con altri curiosi turisti intenti a fotografare il soffitto. L’invisibilità apparente delle frecce – conficcate tra le travi scure – contribuisce al mito, trasformandole da semplice dettaglio architettonico a simbolo dell’identità nascosta della città.