Il dibattito su come posizionare il rotolo di carta igienica nel verso giusto va avanti da tantissimo tempo: a rispondere è stata la scienza e non solo, spunta anche un antichissimo documento nel quale viene riportata la verità.
Ci sono discussioni che sembrano non conoscere fine. Una di quelle che si ripresentano ciclicamente, tra post sui social e confronti accesi anche in famiglia, riguarda qualcosa che usiamo tutti i giorni ma a cui forse non dedichiamo mai abbastanza attenzione: come si mette il rotolo di carta igienica? Con la parte libera verso l’esterno o aderente al muro? Quello che a prima vista potrebbe sembrare un dettaglio banale, in realtà divide da decenni due vere e proprie “fazioni”. Da un lato ci sono i sostenitori del rotolo “alla rovescia”, dall’altro chi non concepisce altra modalità se non quella con la carta che cade verso l’esterno. Ma quale delle due è corretta? E soprattutto: esiste davvero una risposta giusta?
Carta igienica, qual è il verso giusto? Documento antico mostra la risposta
Chi difende con convinzione l’orientamento "a cascata", ovvero con la carta che si srotola dall’alto, lo fa principalmente per motivi igienici. In questo modo, infatti, le dita non entrano in contatto con il muro, evitando la contaminazione della carta con eventuali germi presenti sulle superfici. Una precauzione fondamentale soprattutto nei bagni pubblici, dove il livello di pulizia delle pareti non è sempre garantito. C’è però anche chi preferisce la versione “aderente al muro”. Secondo questa teoria, più che l’igiene contano la sicurezza e la praticità. Animali domestici e bambini piccoli avrebbero meno possibilità di srotolare l’intero rotolo giocandoci, trasformando il bagno in un campo di carta bianca.

In mezzo a queste due visioni, si nasconde una realtà molto meno nota ma sorprendentemente definitiva. Nel 2015, l’autore Owen Williams ha riportato alla luce un documento: un brevetto del 1891 firmato da Seth Wheeler, l’inventore stesso del rotolo di carta igienica così come lo conosciamo oggi. Le immagini presenti in quel brevetto non lasciano spazio a interpretazioni: la carta è chiaramente disegnata con la parte libera rivolta verso l’esterno.
Wheeler non solo aveva brevettato l’idea del rotolo nel 1871, ma vent’anni dopo ne perfezionò il funzionamento per renderlo più pratico e meno soggetto a sprechi. Il suo scopo non era quello di alimentare una polemica eterna, bensì migliorare l’esperienza d’uso quotidiana. Un dettaglio non da poco, se si considera che le sue parole nel testo del brevetto parlano esplicitamente di un sistema pensato per facilitare lo strappo dei singoli fogli.
La posizione della scienza
Il brevetto storico è solo una parte della storia. Uno studio dell'Università del Colorado, ha sottolineato i vantaggi della carta igienica posizionata verso l'alto. Infatti, posizionare il rotolo con il foglio rivolto verso l’esterno riduce il rischio di contaminazione batterica. In ambienti condivisi, come uffici, hotel o ristoranti, questo semplice gesto può rappresentare una barriera contro la diffusione di germi.
In pratica, più il rotolo è accessibile senza toccare superfici esterne, più è sicuro per chi lo usa. E con l’attenzione crescente verso l’igiene, mai come oggi questo aspetto ha assunto un ruolo fondamentale. Nonostante brevetti, disegni tecnici e spiegazioni scientifiche, la disputa resta viva e vegeta. Perché, in fondo, la scelta tra carta “verso l’alto” o “verso il basso” è anche una questione di abitudini, estetica e controllo dello spazio. C’è chi ama l’ordine visivo del rotolo aderente al muro, chi invece non riesce a tollerare la sensazione di dover “cercare” la carta. Non bisogna, inoltre, dimenticare che la carta igienica oggi, è praticamente la stessa inventata da Wheeler, ma con delle caratteristiche diverse. Con il passare degli anni si è evoluta ed è anche cambiata. Ora, infatti, se ne trovano di tutti i tipi: da quelle a più veli, con diverse strutture della carta, così come quelle a volte profumate o colorate. La creatività non è mai mancata, neanche con la carta igienica.
Ancora, in Italia, per esempio, è molto usata, ma ci sono luoghi nei quali non viene utilizzata così spesso come si crede. Innanzitutto, in Giappone è un accessorio quasi inutile perché i bagni sono altamente tecnologici. In altre zone, invece, come India, Medio Oriente e Africa, si preferisce direttamente l'uso dell'acqua. Dare per scontato qualcosa che per noi è normalità non è sempre corretto. Ci sono zone nelle quali è un lusso ed altre dove, invece, è addirittura superflua: ecco mostrata la varierà e le differenze del mondo, anche solo con la carta igienica.