Dieta, il consiglio del nutrizionista: "Succhi di frutta: quali e quanti ne potete bere al giorno"

I succhi di frutta possono essere bevuti a dieta, ma bisogna fare attenzione alla quantità della bevanda e, soprattutto, alla quantità di zuccheri. Esperto rivela quanto è possibile berne e quali tipologie converrebbe consumare.

I succhi di frutta derivano dalla spremitura della frutta e, per essere così denominati legalmente, devono contenere solo frutta, senza zuccheri aggiunti o altri ingredienti: in caso contrario, saranno denominati, ad esempio, 'bevande a base di frutta'. Alcuni succhi di frutta sono apprezzati per il loro apporto di vitamine e minerali, ma risultano meno completi della frutta fresca, soprattutto per la minore quantità di fibre. Inoltre, presentano un contenuto di zuccheri naturali che, sebbene non aggiunti, può essere rilevante dal punto di vista nutrizionale.

Esistono diverse varianti sul mercato. Il succo 100% rappresenta la versione più naturale, priva di qualsiasi additivo. I nettari combinano succo o purea con acqua e a volte zuccheri, e la loro percentuale di frutta può variare sensibilmente in base al tipo di prodotto. Le bevande a base di frutta contengono meno succo, a volte anche il 12%, e sono arricchite con aromi o dolcificanti. I frullati, o smoothies, contengono generalmente frutta intera e talvolta latte o yogurt, risultando più ricchi di fibre. Comprendere queste differenze è essenziale per fare scelte più consapevoli, privilegiando i prodotti con percentuali elevate di frutta e senza ingredienti superflui.

Dieta: il consiglio del nutrizionista sui succhi di frutta

Oltre alla percentuale di frutta presente nei succhi di frutta, bisogna fare attenzione, come già anticipato nel primo paragrafo di questo articolo, agli zuccheri contenenti in queste bevande. Questa caratteristica può, in effetti, influenzare la possibilità di bere o meno queste bevande, se si è a dieta. Un noto esperto di alimentazione e nutrizionista italiano, il dottor Alessio Di Gennaro, ha, in effetti, spiegato che i succhi di frutta che si possono bere a dieta sono quelli senza zuccheri aggiunti. Inoltre, spiega l'esperto, conviene che anche il quantitativo di zuccheri presenti naturalmente nel determinato succo sia ridotto.


Più ridotto è il quantitativo di zuccheri presente, in effetti, meglio è. Dai 2 a massimo 5 o 6 grammi di zuccheri su 100 millilitri di prodotto, purché non aggiunti, può andare bene, secondo quanto spiega l'esperto. Inoltre, bisogna fare attenzione al quantitativo di succo di frutta consumato: il noto nutrizionista spiega, in effetti, che la quantità consigliata è di 150, massimo 200 millilitri al giorno di succo di frutta. Non di più di un bicchiere di succo di frutta al giorno, insomma.

Le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla quantità di zucchero da consumare

In effetti, i pareri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sono perfettamente in linea con quanto spiegato dal nutrizionista. Infatti, l'OMS suggerisce di limitare gli zuccheri liberi a meno del 10% dell’apporto calorico giornaliero, e consiglia di ridurli ulteriormente al 5% per migliorare la salute, come riporta anche il Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione (EUFIC). Questo corrisponde a circa 25 grammi al giorno, pari a sei cucchiaini. Gli zuccheri liberi comprendono sia quelli aggiunti agli alimenti, sia quelli naturalmente presenti in miele, sciroppi e succhi di frutta.

Succhi di frutta dieta
Vari succhi di frutta.

Anche se privi di zuccheri aggiunti, i succhi vengono comunque inclusi tra le fonti di zuccheri liberi e andrebbero quindi consumati con moderazione. L’OMS, insieme a diversi esperti, raccomanda, poi, di preferire, se e quando possibile, la frutta intera, più ricca di fibre e in grado di generare un maggiore senso di sazietà, e di non esagerare con il consumo di succo di frutta. Queste indicazioni mirano a ridurre il rischio di patologie croniche legate al consumo eccessivo di zuccheri, promuovendo scelte alimentari più consapevoli e nutrizionalmente equilibrate.