Umbria, i borghi di Monteleone d’Orvieto, Carnaiola e Città della Pieve: fascino autentico, ideali per una gita di primavera
Quando la primavera esplode nei suoi colori più vivi e le giornate si allungano, l’Umbria diventa una meta ideale per scoprire angoli di bellezza autentica lontani dalle rotte più battute. Tra borghi silenziosi e colline fiorite, esistono luoghi dove storia, natura e tradizione convivono in perfetta armonia. Monteleone d’Orvieto, Carnaiola e Città della Pieve sono tre piccoli gioielli umbri, ancora poco conosciuti, che offrono un’esperienza autentica, perfetta per una gita di maggio. Ideali per chi cerca pace, paesaggi mozzafiato e sapori genuini, questi borghi svelano il lato più intimo e sorprendente della regione.
L'idea per questo itinerario nel cuore dell'Umbria ce la offrono i travel creator sui social noti col nickname @trip_chili_soup
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Il viaggio comincia da Monteleone d’Orvieto, gioiello medievale arroccato su una collina tra la Val di Chiana e i confini con Toscana e Lazio. Passeggiando nel suo centro storico, si ha la sensazione di camminare dentro una cartolina: vicoli acciottolati, piazzette silenziose e scorci panoramici che si aprono sulla campagna umbra e toscana.
Tra i luoghi più suggestivi spiccano la Porta Nord, nota anche come Torre Mozza, e la terrazza panoramica del Torrione, da cui si può ammirare un paesaggio simile a quelli dipinti dal Perugino. Le chiese storiche del borgo, come quella dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e del Santissimo Crocifisso, offrono tesori artistici inaspettati, tra cui una Madonna con Bambino e una Pietà attribuite alla scuola del Perugino.
Da non perdere il Teatro dei Rustici, uno dei più piccoli d’Italia, e il Museo Parrocchiale. Per un’esperienza completa, il borgo propone degustazioni di vini biologici, olio extravergine, zafferano, tartufo e prodotti tipici in un contesto rurale autentico.
Umbria, i borghi da scoprire: Carnaiola e Città della Pieve
A pochi chilometri da Fabro, Carnaiola è un piccolo borgo che conquista per la sua atmosfera intima e il forte legame con la tradizione contadina umbra. Qui, la bellezza non è ostentata, ma si rivela lentamente: un angolo di pace immerso nel verde, dove il tempo sembra scorrere più lentamente. Il Castello di Fabro, con la sua imponenza, racconta il passato medievale della zona, mentre la Chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo offre una testimonianza di fede e arte locale.
Carnaiola è anche un punto di partenza ideale per visitare la Scarzuola, la “città ideale” progettata da Tomaso Buzzi, uno straordinario complesso architettonico e visionario nascosto tra i boschi. Non manca una tappa enogastronomica: la cantina Pomario propone degustazioni di vini biologici in una cornice naturale incantevole.
Il nostro itinerario giunge al termine a Città della Pieve, forse il più noto dei tre borghi. Situato su un colle che domina la Val di Chiana, il borgo è famoso per il suo impianto urbanistico medievale a forma di aquila e per essere la città natale del Perugino, uno dei maestri del Rinascimento italiano.
Ogni passeggiata nel centro storico conduce a una scoperta: la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, con le sue opere d’arte sacra, la Chiesa di Santa Maria dei Bianchi che custodisce l’“Adorazione dei Magi” del Perugino, e il maestoso Palazzo della Corgna, oggi sede della biblioteca. Il Museo Civico-Diocesano ospita una collezione significativa di opere pittoriche che testimoniano la ricchezza culturale del borgo.