C'è un borgo, che si trova vicino Taormina, che ha uno dei panorami più incredibili della Sicilia: il suo fascino è millenario, e i panorami sono a dir poco incredibili. È tra i Borghi più belli d'Italia, e merita di essere visitato. Ecco l'itinerario per due giorni nel mese di maggio in questa meravigliosa località.
Situato su una rupe a 500 metri sul livello del mare, Castelmola domina dall’alto la costa ionica della Sicilia orientale. Si trova a pochi chilometri da Taormina, con cui condivide secoli di storia e leggende. Questo piccolo centro è considerato uno dei Borghi più belli d’Italia, un titolo che premia la sua combinazione unica di bellezza paesaggistica, eredità storica e carattere autentico. Castelmola conserva un’identità forte, alimentata da influenze greche, romane, arabe e normanne, che si riflettono nell’architettura, nelle usanze e persino nei sapori. A maggio, il borgo regala il meglio di sé: temperature miti, paesaggi che si accendono di colore, e un’atmosfera serena, lontana dalla frenesia dei mesi estivi.
Il cuore pulsante di Castelmola è il suo belvedere, un’autentica terrazza naturale che si apre su una delle vedute più estese e variegate della Sicilia. Lo sguardo spazia da Taormina al profilo maestoso dell’Etna, abbraccia l’Isola Bella e il golfo di Giardini Naxos, e nei giorni più limpidi raggiunge perfino la Calabria. Il colpo d’occhio è tra i più suggestivi d’Italia, grazie alla combinazione di mare, montagna, borghi e natura.
Passeggiate mozzafiato in un meraviglioso borgo della Sicilia: legame millenario con Taormina
Passeggiare nel centro storico di Castelmola significa entrare in un contesto dove il tempo sembra rallentare. Le viuzze strette, le piazzette in pietra e le antiche chiese invitano alla scoperta lenta. Tra queste, la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, quella di San Biagio e la chiesa di San Giorgio raccontano storie di fede e architettura stratificata. Proseguendo verso l’alto si incontrano i ruderi del castello normanno, da cui si apre un’altra straordinaria visuale panoramica. Salire fin lassù è un’esperienza che unisce natura e memoria, con un senso di quiete assoluta. Non manca un tocco di originalità: il Bar Turrisi, divenuto simbolo del borgo, è noto per il suo arredo ironico e per servire il caratteristico vino alla mandorla, una specialità che affonda le radici nelle tradizioni locali. Ogni sorso racchiude il profumo delle mandorle siciliane e l’identità di un territorio che ha saputo conservare le sue radici.

La Piazza Sant’Antonino, decorata con un mosaico pavimentale e affacciata sulla costa, è spesso il primo punto che si incontra entrando nel borgo. Da qui partono le principali diramazioni verso i luoghi d’interesse, ed è anche uno dei posti migliori per ammirare i colori del tramonto. L’origine del nome Castelmola si deve alla parola “mola”, ovvero la grande macina di pietra su cui fu costruito l’insediamento. In epoca pre-ellenica era l’acropoli di Taormina, svolgendo un ruolo strategico di controllo e difesa.
Itinerario di 2 giorni per scoprire Castelmola a maggio
Il borgo ha attraversato i secoli mantenendo intatto il suo fascino. Ogni civiltà passata ha lasciato un’impronta: dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni. Questi influssi si leggono non solo nelle pietre delle costruzioni, ma anche nei gesti quotidiani degli abitanti, nei sapori, nei colori delle ceramiche, nei profumi delle erbe. Visitare Castelmola è un viaggio dentro la storia della Sicilia, una storia che qui si respira tra i muri, sotto gli archi e nei panorami infiniti. Ecco un itinerario perfetto per due giornate da trascorrere a Castelmola nel mese di maggio.
Primo giorno
Un soggiorno breve permette di cogliere l’anima del borgo, alternando passeggiate, cultura e momenti di relax con vista. Il primo giorno può iniziare con una camminata tra le stradine acciottolate del centro. La sosta in Piazza Sant’Antonino, con il suo belvedere e la pavimentazione a mosaico, introduce alla magia del luogo. Dopo una visita all’Antico Caffè San Giorgio, dove gustare un bicchiere del celebre vino alla mandorla, l’ideale è concedersi un aperitivo al Bar Turrisi, per vivere un’esperienza fuori dagli schemi. La giornata si conclude con una cena in una delle trattorie del borgo, dove assaporare piatti locali in un’atmosfera intima.
Secondo giorno
Il secondo giorno si apre con la salita ai ruderi del castello normanno. Il panorama mattutino da lassù, spesso baciato da una luce dorata, è una delle immagini più iconiche del borgo. La mattinata prosegue con la visita alle tre chiese principali, testimonianze della lunga storia spirituale del luogo. Chi ama il movimento può seguire i sentieri panoramici nei dintorni o, per i più temerari, provare l’esperienza del parapendio dal Monte Venere. A pranzo, prodotti tipici come le mandorle ghiazzate, la mostarda di fichi o i fichi d’India offrono un assaggio autentico del territorio. Nel pomeriggio, il ritorno a Taormina lungo il Sentiero dei Saraceni regala un’ultima emozione, chiudendo l’itinerario con un cammino immerso nel paesaggio siciliano, tra profumi mediterranei e vedute mozzafiato.