Puglia, il borgo scavato nella roccia tra natura e leggenda: c'è anche la Sedia del Diavolo

C'è un borgo, in Puglia, caratterizzato da una storia millenaria, che dovreste visitare in uno dei prossimi fine settimana: ecco il motivo e le cose da fare in questa meravigliosa località.

Nel cuore dei Monti Dauni, immerso nel paesaggio selvaggio della Puglia settentrionale, si trova Pietramontecorvino, un borgo che sembra uscito da un racconto antico. Qui, la pietra domina ogni angolo e si fonde armoniosamente con la natura e le storie popolari. Il fascino del borgo nasce da un intreccio di elementi rari: una storia antichissima, abitazioni rupestri perfettamente conservate, paesaggi incontaminati e leggende che resistono al tempo. Il nucleo più antico del paese, il rione Terravecchia, appare come un mosaico di vicoli tortuosi, case scolpite nella roccia tufacea e scalinate scoscese. Molte di queste abitazioni affondano le radici in grotte naturali, oggi trasformate in cantine o spazi abitativi, simbolo di un’architettura che ha saputo adattarsi all’ambiente circostante.

La sensazione che si prova camminando tra queste stradine è quella di un viaggio nel tempo, in un luogo dove il presente sembra sospeso. La somiglianza con i celebri Sassi di Matera è inevitabile, ma Pietramontecorvino conserva un'identità autonoma e profondamente autentica. La valle del torrente Triolo si apre davanti al borgo, regalando panorami collinari che, durante il mese di maggio, si accendono dei colori intensi del grano e delle ginestre. Nei dintorni, il Bosco Celle offre sentieri ombreggiati e silenziosi, perfetti per escursioni e camminate rilassanti. La natura qui è una presenza viva, che invita alla contemplazione e al rallentare del ritmo quotidiano. L'aria è pulita, i panorami sono ampi e rigeneranti, e la vita segue ancora il battito lento delle stagioni.

Lo splendido borgo della Puglia, scavato nella roccia e avvolto nel mistero

Ad alimentare l’aura di mistero del borgo contribuiscono le leggende locali, tra cui spicca quella della Sedia del Diavolo. Si tratta dei resti di una torre normanna, isolata tra le colline nei pressi dei ruderi dell’antica Montecorvino. Il nome suggestivo deriva dalle storie popolari che descrivono il luogo come teatro di apparizioni e eventi inspiegabili. Proprio qui, secondo la tradizione, Sant’Alberto avrebbe fatto cadere la pioggia per salvare i raccolti dalla siccità. Questo evento miracoloso ha rafforzato la devozione degli abitanti, che ogni anno, il 16 maggio, si riuniscono per un pellegrinaggio carico di spiritualità e tradizione.

Puglia borgo
Un meraviglioso scorcio del borgo di Pietramontecorvino, in Puglia.

Per chi sceglie di visitare Pietramontecorvino nel mese di maggio, il periodo si rivela ideale. Il clima è mite, la natura in piena fioritura e l’intero paese si prepara alla festa dedicata a Sant’Alberto. L’atmosfera si carica di emozioni durante il pellegrinaggio del 16 maggio: si parte dal centro abitato e, attraversando campi verdi e sentieri rurali, si raggiunge la Sedia del Diavolo. I protagonisti sono i “palii”, lunghi tronchi d’albero ornati con fazzoletti colorati, che sfilano tra canti e antichi riti collettivi. Un’occasione preziosa per avvicinarsi alle radici profonde della cultura locale.

L'itinerario di due giorni nel mese di maggio

Un itinerario di due giorni permette di scoprire in modo completo questo borgo dal fascino unico. Il primo giorno può iniziare con una passeggiata nel rione Terravecchia, dove ogni angolo racconta storie secolari. La visita alla Torre Normanna, con la sua scala a chiocciola di 116 gradini, offre una vista straordinaria sulla valle, mentre il Palazzo Ducale conserva memorie nobiliari e tracce medievali. Le chiese di Santa Maria Assunta e del SS. Rosario meritano una sosta silenziosa, prima di pranzare in una trattoria che serve specialità locali come la noglia o le mozzarelle fresche. Nel pomeriggio, una passeggiata nel Bosco Celle o verso la Pila del Ladro e Pila Sant’Onofrio completa la giornata con una nota naturalistica.

Il secondo giorno può essere dedicato al pellegrinaggio, se coincide con il 16 maggio. In alternativa, una camminata ai ruderi di Montecorvino offre l’occasione di esplorare la leggenda legata alla Sedia del Diavolo. Le botteghe artigiane del borgo, specializzate in ferro battuto e restauro di mobili, sono una tappa interessante per chi ama l’artigianato autentico. Un pranzo all’aperto, magari con vista sulle colline circostanti, chiude un’esperienza densa di suggestioni. Chiudere il weekend con una visita ai borghi vicini, come Motta Montecorvino o Volturino, consente di allargare lo sguardo sul patrimonio culturale dei Monti Dauni. Il borgo di Pietramontecorvino resta una delle gemme meno conosciute della Puglia, ma capace di offrire un’immersione profonda tra natura, storia e leggenda. Un viaggio qui, soprattutto a maggio, lascia impressi nella memoria scorci unici e emozioni che restano.