Campania, il piccolo borgo che sembra la Svizzera: è il balcone dell'Irpinia

Inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia, il borgo di Nusco, situato in Campania, ricorda la Svizzera ed è chiamato il 'balcone dell'Irpinia': ecco perché visitarlo, e un itinerario di due giorni per un weekend del mese di maggio.

Nel cuore della provincia di Avellino, Nusco si distingue come uno dei borghi più affascinanti della Campania. Con meno di 4.000 abitanti (dato ISTAT 2024), e una quota di 914 metri sul livello del mare, regala un’ambientazione naturale di rara bellezza. Il paese è ufficialmente inserito tra i Borghi più Belli d’Italia e rappresenta una destinazione perfetta per chi è in cerca di autenticità, tranquillità e un contatto genuino con la cultura locale. Nusco è noto come il “balcone d’Irpinia”, nome dovuto ai suoi spettacolari belvedere panoramici. Le mura del castello e i viali che attraversano il centro offrono una vista straordinaria sull’Ofanto, il massiccio del Vulture, il Terminio, il Partenio, il Taburno, il Matese e i Monti Dauni. Quando il cielo è limpido, lo sguardo si estende per decine di chilometri, in uno scenario che lascia senza fiato.

Il paragone con la Svizzera, menzionato anche sulla pagina ufficiale dei Borghi più belli d'Italia, nasce dal senso di ordine, dalla pulizia e dalla cura minuziosa degli spazi pubblici. L’atmosfera è resa ancora più particolare dalla qualità dell’aria e dalla disposizione compatta del borgo, incorniciato da paesaggi che ricordano quelli alpini. Le origini di Nusco risalgono al periodo tra il VII e l’VIII secolo, nato come castrum fortificato.

Campania: l'itinerario di due giorni tra cultura e natura per chi vuole visitare il borgo di Nusco

Inoltre, dal 1093, Nusco fu sede vescovile e oggi conserva numerose tracce del suo passato medievale, visibili nel castello longobardo-normanno e nella cattedrale di Sant’Amato, vero cuore spirituale del borgo. L’identità locale si riflette anche nella gastronomia, con piatti tradizionali come il baccalà alla purtucaregna, le paste fatte a mano (cecaluccoli, nucchitelli, fusilli a ferretto), dolci tipici e le rinomate castagne di Montella IGP. Le festività, come la Festa di Sant’Amato, la Notte dei Falò a gennaio o la Sagra della Castagna in autunno, completano un’offerta culturale e conviviale che racconta la profondità delle radici irpine.

Campania borgo
Una strada del borgo di Nusco.

Insomma, Nusco rappresenta una meta perfetta per chi cerca panorami mozzafiato, ritmo lento e accoglienza autentica, lontano dai flussi turistici più battuti. Immerso nella cornice montana dell’Irpinia, il borgo regala un’esperienza che unisce natura, storia e tradizioni, e resta nel cuore di chi lo visita. Per chi volesse visitare questa località, ecco un itinerario della durata di due giorni, perfetto per il mese di maggio, che sta per arrivare.

Primo giorno: Esplorazione del centro storico

Una volta arrivati a Nusco, il soggiorno può iniziare con una sistemazione in una delle strutture ricettive del centro storico, immerse nel silenzio e nel verde. La giornata prosegue con una passeggiata tra i vicoli acciottolati, tra cui si affacciano palazzi storici come quelli delle famiglie Saponara, Calabrese e Astrominica, custodi di scorci pittoreschi e atmosfere d’altri tempi. La visita alla Cattedrale di Sant’Amato, con il suo campanile alto 33 metri, rappresenta un passaggio fondamentale. All’interno, si trovano affreschi preziosi e la suggestiva cripta romanica, oltre a un “presepe celato” che sorprende per la sua fattura unica.

Per il pranzo, i ristoranti locali offrono specialità del territorio, come il baccalà alla purtucaregna, accompagnato da salumi irpini e formaggi artigianali. Nel pomeriggio, il Castello di Nusco offre la possibilità di passeggiare tra i resti delle antiche fortificazioni. Dal punto panoramico, noto come balcone dell’Irpinia, si gode una vista senza eguali. A seguire, ci si può rilassare nella Villa Comunale, tra giardini curati e terrazze sul paesaggio. Una tappa a Vico San Giovanni e Porta Molino consente di scoprire ulteriori angoli panoramici e respirare tutta la magia del luogo. La giornata si chiude con una cena tipica e una passeggiata serale, tra luci soffuse e silenzi suggestivi.

Secondo giorno: Natura, spiritualità e borghi vicini

La seconda giornata è dedicata all’esplorazione dei dintorni. Al mattino, merita una visita l’Abbazia di Fontigliano, antichissimo centro religioso fondato nel VI secolo, che conserva documenti e reperti storici all’interno del suo antiquarium. Segue una passeggiata nei boschi attorno a questo borgo della Campania, dove castagni, querce e sentieri silenziosi offrono un’esperienza di pieno contatto con la natura. Il pranzo può essere consumato all’aperto con un picnic o in un agriturismo, dove vengono serviti prodotti locali genuini.

Nel pomeriggio, spazio alla cultura con una tappa alla Chiesa di San Giuseppe, caratterizzata da una facciata decorata in stile tardo-barocco e da interni ricchi d’arte. Se il tempo lo consente, è consigliabile una breve escursione verso altri borghi affascinanti della zona, come Montella o Cassano Irpino, luoghi altrettanto carichi di storia e tradizione. Prima della partenza, si può dedicare un po’ di tempo allo shopping di prodotti tipici, come dolci locali, castagne o salumi, e godere di un’ultima passeggiata tra le stradine in pietra di questo splendido borgo della Campania.