Questo borgo delle Marche è uno dei più belli d'Italia: ecco perché e per quale motivo conviene visitarlo nei prossimi giorni.
Tra le colline dell’Appennino marchigiano, immerso in un paesaggio ancora integro, si trova uno dei borghi più affascinanti delle Marche: Sassoferrato. Questo luogo è un vero percorso nella storia, che attraversa le grandi epoche dell’antichità, del Medioevo e dell’età moderna. L’esperienza che offre è variegata e profonda, capace di fondere archeologia, arte, natura e panorami spettacolari. Il racconto millenario di Sassoferrato ha inizio con Sentinum, l'antica città umbro-romana nota per la celebre Battaglia delle Nazioni del 295 a.C. Ancora oggi, è possibile camminare tra i resti di questa civiltà nel Parco Archeologico: basolati, ruderi di terme, tratti di mura e colonne trasmettono il senso della storia in un’atmosfera silenziosa e carica di suggestione.
Dopo l’abbandono di Sentinum, durante il Medioevo, la vita si sposta sull’altura dove sorge l'attuale borgo. Qui, tra vicoli lastricati e fortificazioni, spicca la maestosa Rocca di Albornoz, eretta nel XIV secolo per volere del cardinale Egidio Albornoz. Questa fortezza domina ancora oggi l’intero centro abitato, regalando una delle vedute panoramiche più emozionanti delle Marche, particolarmente suggestiva al tramonto. Con il passare dei secoli, Sassoferrato si arricchisce di chiese, palazzi e musei, fino ad accogliere testimonianze del passato industriale. Tra queste spicca la grande miniera di zolfo di Cabernardi, oggi parco archeominerario e simbolo della memoria di una comunità operaia del Novecento.
Perché visitare questo borgo nelle Marche in primavera e l'itinerario per l'ultimo weekend di aprile
La primavera, soprattutto l’ultimo fine settimana di aprile, è il momento più indicato per esplorare il borgo. Le colline si tingono di verde, l’aria si fa limpida e la natura è nel pieno della sua bellezza. Il borgo si anima di eventi, aperture straordinarie e celebrazioni legate al periodo pasquale. Le temperature miti rendono ideali le escursioni e le passeggiate all’aperto, offrendo una cornice perfetta per vivere Sassoferrato nella sua dimensione più autentica. Scopriamo, dunque, l'itinerario di due giorni.
Primo giorno – Le radici antiche e medievali
La giornata può iniziare nel Parco Archeologico di Sentinum, camminando tra le vestigia romane dove si svolse una delle battaglie più importanti dell'antichità. A pochi passi si trova il Museo Archeologico, ospitato nel Palazzo dei Priori, dove sono esposti reperti significativi dell’epoca romana e preromana. Una pausa in una delle trattorie del centro consente di assaporare i piatti della tradizione marchigiana, tra cui i vincisgrassi e il ciauscolo, specialità locali dal gusto autentico.

Nel pomeriggio, una passeggiata nel centro storico conduce tra scorci medievali e vicoli pittoreschi, tra cui il romantico passaggio di Santa Chiara. La salita alla Rocca di Albornoz regala emozioni visive e storiche. Dalla terrazza panoramica si abbraccia con lo sguardo la valle sottostante e il profilo degli Appennini. La sera si conclude con una cena tipica e, se disponibile, una visita guidata notturna o la partecipazione a un evento culturale, per prolungare il contatto con la storia del borgo.
Secondo giorno – Tra arte, natura e memoria industriale
La mattinata è dedicata alla visita della Civica Raccolta d’Arte e del Monastero di Santa Chiara, custodi di opere di Giovan Battista Salvi, detto “Il Sassoferrato”, pittore rinomato per la delicatezza delle sue Madonne. Le chiese storiche, come l’Abbazia di Santa Croce e la Chiesa di San Pietro, offrono un altro volto del borgo, legato alla spiritualità e alla bellezza dell’arte sacra. A pranzo, un picnic o una sosta in un agriturismo nei dintorni permette di godere della natura senza fretta. Nel pomeriggio, il Parco Archeominerario di Cabernardi accompagna il visitatore in un viaggio nella storia industriale marchigiana. La miniera, un tempo la più grande d’Europa nel suo genere, conserva ancora oggi impianti e strutture che raccontano una fase cruciale del Novecento.
Se il tempo lo consente, è possibile raggiungere il Mulino della Marena o avventurarsi lungo i sentieri del Monte Strega, tra paesaggi primaverili e angoli di natura incontaminata. Sassoferrato rappresenta un raro equilibrio tra passato e presente, tra cultura, paesaggio e tradizione. Ogni pietra, ogni scorcio e ogni panorama racchiudono secoli di storia. Visitare questo borgo nell’ultimo fine settimana di aprile è un’occasione per entrare in contatto con l’essenza più autentica delle Marche.