Esiste una dose sicura di alcool da bere, per non rischiare problemi di salute? Ecco la spiegazione dell'esperto e le sue raccomandazioni.
L’assunzione regolare di alcol, anche in quantità considerate moderate, può influenzare in maniera significativa sia la salute generale sia la vita sociale di chi ne fa uso. I pericoli diventano evidenti quando si supera il consumo sporadico, trasformandolo in una prassi quotidiana o, peggio ancora, quando si sviluppa una forma di dipendenza vera e propria. Il consumo continuativo di bevande alcoliche è legato a un incremento del rischio di diverse patologie croniche. Tra queste figurano tumori, problematiche cardiovascolari, danni epatici e compromissioni del sistema psicomotorio. Quest’ultimo effetto, in particolare, aumenta la possibilità di essere coinvolti in incidenti stradali, infortuni sul lavoro e situazioni relazionali difficili, sia sul piano affettivo sia su quello sociale.
L’alcol può ridurre la capacità di giudizio, favorendo comportamenti impulsivi e situazioni che danneggiano non solo chi beve ma anche chi lo circonda. Quando si parla di dipendenza alcolica, si fa riferimento a una condizione patologica contraddistinta da un desiderio incontrollabile di assumere alcol. Si perde la capacità di regolare le quantità ingerite, e l’uso continua anche in presenza di danni evidenti alla salute e alla sfera sociale. Le cause sono varie e includono componenti genetiche, ambientali e psicologiche. Crescere in ambienti dove l’alcol è facilmente accessibile o avere una storia familiare legata all’alcolismo aumenta il rischio di sviluppare la dipendenza.
Alcool: esiste una dose sicura per evitare problemi con la salute? Ecco la risposta del nutrizionista
Il consumo eccessivo e cronico danneggia numerosi organi: fegato, cuore, cervello, sistema nervoso, apparato digerente e sistema immunitario. Può anche aggravare condizioni psichiatriche già presenti, come ansia, depressione, disturbi bipolari o schizofrenia. Inoltre, è legato a un aumento di incidenti, episodi di violenza domestica, emarginazione e difficoltà lavorative. Premesso che il consumo eccessivo e cronico faccia male, può sorgere spontanea un'altra domanda: esiste una soglia, sotto la quale bere alcool non fa male? A questa domanda, ha risposto un noto esperto di alimentazione, il dottor Angelo Verde. Il nutrizionista ha spiegato, in particolare, che questa soglia non esiste per nessun tipo di bevanda alcolica, dalla meno alcolica alla più alcolica.
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Non è stata, dunque, individuata una soglia di consumo priva di rischi. Ovviamente, più aumentano le dosi e la frequenza, maggiore è il pericolo di conseguenze fisiche e mentali, ma il rischio c'è sempre. Ciò che rende pericolosi gli alcolici è proprio la presenza dell'alcool etilico, che fa male a qualsiasi quantità. L'alcool può essere, in effetti, responsabile di ben 60 malattie diverse, tra cui il tumore alla bocca o all'esofago. Un consumo piccolo di alcool, e cioè circa 10 grammi al giorno, può aiutare, però, a migliorare la salute cardiovascolare, soprattutto se si tratta del vino rosso. Nonostante ciò, però, anche per quella quantità di alcool, ci sono altre possibili conseguenze e rischi, sebbene piccoli. È importante, in ogni caso, sapersi moderare, e ricordare che bere alcool fa anche ingrassare: come spiega l'esperto, infatti, un bicchiere di vino ha le stesse calorie, più o meno, di 50 grammi di pane.
