Pasquetta nel borgo del silenzio: perla da visitare della Campania

Zungoli, in Campania, tra storia medievale e sapori autentici: un gioiello irpino tutto da scoprire, ideale per una Pasquetta silenziosa

Se stai cercando un posto tranquillo dove trascorrere la Pasquetta lontano dal caos e dalla folla delle mete più turistiche, consigliamo Zungoli: un borgo silenzioso, immerso nella natura e nella storia, perfetto per una giornata all’insegna del relax, della cultura e dei sapori autentici. Qui, ogni angolo racconta una storia antica, ogni panorama regala serenità e ogni prodotto del territorio parla di tradizione. Un’ottima scelta per chi desidera una pausa rigenerante, con il passo lento di chi sa apprezzare le piccole cose.

Zungoli, in provincia di Avellino, è uno dei più affascinanti borghi medievali dell’Irpinia, incastonato a 657 metri sul livello del mare nella verdeggiante alta valle dell’Ufita, al confine con la Puglia. Con i suoi circa 900 abitanti, questo piccolo centro è parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia, titolo meritato per l’armonia tra paesaggio, architettura e tradizione. Passeggiare tra le sue strade strette e acciottolate, tra scalinate in pietra e vicoli silenziosi, significa compiere un viaggio indietro nel tempo.

A dominare l’intero abitato sono i resti del castello normanno dell’XI secolo, che conserva ancora tre delle sue quattro torri originarie, in parte danneggiate dal terribile terremoto del 1456. Questo maniero ha visto passare tra le sue mura i Normanni, gli Angioini, i Borbone e i Susanna, marchesi di Sant’Eligio: ogni epoca ha lasciato una traccia visibile nell’assetto del borgo. L’atmosfera è quella di un luogo sospeso, dove ogni angolo racconta una storia.

Zungoli, il borgo perfetto in cui trascorrere una Pasquetta 'slow'

Oltre al fascino del suo impianto urbanistico, Zungoli custodisce un’anima spirituale profonda. Il convento di San Francesco, più volte ricostruito a causa di eventi sismici, conserva la memoria del fervore religioso del territorio. Accanto a esso, la chiesa di San Nicola e la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli rappresentano due tappe imperdibili per chi ama l’arte sacra. Quest’ultima fu evacuata durante la peste del 1656 e poi ristrutturata, divenendo simbolo di rinascita della comunità.

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Ma il vero tesoro nascosto è nel sottosuolo: Zungoli poggia su un’intricata rete di cunicoli e grotte di tufo, risalenti ai secoli IX e X. Utilizzati in passato come cantine e magazzini, questi ambienti sotterranei mantengono intatto un fascino misterioso, diventando oggi luoghi suggestivi per degustazioni ed eventi. È proprio in queste grotte che si stagionano i formaggi tipici, valorizzando l’incontro tra natura e cultura.

Sapori d’Irpinia: l’anima agricola tra olio DOP e formaggi stagionati

Zungoli è anche terra di eccellenze gastronomiche. Il suo territorio è parte dell’areale di produzione dell’olio extravergine DOP Colline dell’Ufita, ricavato dalla pregiata cultivar Ravece. Il profumo intenso e il sapore deciso di quest’olio raccontano di un’agricoltura tradizionale e rispettosa del ritmo della terra. Accanto all’oro verde, brillano i formaggi locali: il caciocavallo podolico, dal gusto pieno e persistente, e il caciomolara, dal carattere più dolce, vengono lasciati maturare nelle grotte tufacee, acquisendo aromi unici.

Chi visita Zungoli non incontra solo un borgo: scopre un microcosmo autentico, dove la cultura contadina si sposa con la bellezza paesaggistica, dove ogni prodotto racconta una storia e ogni pietra conserva la memoria di un popolo. Questo luogo è ideale per viaggiatori alla ricerca di autenticità, lontano dalle rotte più battute, ma ricco di emozioni.