Bambini chiassosi in condominio: avvocato rivela quando si può intervenire e cosa si può fare

Per i bambini, è normale giocare e fare rumore, anche negli spazi comuni del condominio, ma quando si può dire che esagerano, e cosa si può fare? Ecco la spiegazione dell'avvocato.

Il rumore può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute delle persone. In Italia, la normativa in materia è articolata e coinvolge diversi ambiti del diritto, con l’obiettivo di bilanciare il diritto alla tranquillità con le esigenze della vita sociale. Il pilastro legislativo in materia di inquinamento acustico è la Legge 447/1995, che definisce le fonti di rumore, stabilisce standard acustici e assegna precise responsabilità agli enti pubblici. Questa legge rappresenta il punto di riferimento principale per la gestione del problema.

al punto di vista civile, l’articolo 844 del Codice Civile stabilisce il principio della "normale tollerabilità" delle immissioni sonore. In generale, si considera intollerabile un rumore che superi di 3 decibel il livello di fondo. Sul piano penale, invece, l’articolo 659 del Codice Penale prevede sanzioni per il disturbo della quiete pubblica, a condizione che il rumore superi la soglia di tollerabilità e coinvolga un numero indeterminato di persone.

Bambini fanno chiasso in condominio: cosa si può fare?

Spesso, i problemi maggiori legali al chiasso e al rumore si creano nell'ambiente condominiale. In particolare, spesso può accadere che siano i bambini più piccoli a fare rumore. Ma quand'è che si può fare, effettivamente, qualcosa, da un punto di vista legale, per poter risolvere la situazione, se non si riesce a risolvere altrimenti? Un noto esperto di diritto penale, l'avvocato Giuseppe Di Palo, ha detto che, di norma, i bambini sono autorizzati a giocare e a fare rumore, ma esiste, effettivamente, una soglia che non si può superare. Ma cosa si può fare esattamente per risolvere la situazione, e quando?

La soglia in particolare è il raggiungimento del livello di intollerabilità generale: si è, cioè, tenuti a evitare di fare rumore negli orari notturni e, in generale, negli orari di riposo. Sebbene non esistano orari rigidi e universalmente validi, in genere i rumori più fastidiosi sono consentiti solo in determinate fasce orarie: dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00. Per quanto riguarda la soglia di tollerabilità, il limite massimo è fissato a 3 o 5 decibel oltre il livello di rumore di fondo, all'interno degli ambienti abitativi, a seconda che il rumore sia prodotto nella fascia diurna o notturna (secondo il DPCM 14/11/97). Quando il limite orario, o di rumore, viene superato, ci si può rivolgere al Tribunale Civile, per risolvere la situazione.

Bambini condominio
Dei bambini fanno rumore.

Difficilmente, però, spiega l'esperto, si passa dal diritto civile a quello penale.  In ogni caso, consiglia l'avvocato Giuseppe Di Palo, prima di procedere per vie legali, conviene sempre presentare ai genitori dei ragazzi il problema, per provare a risolverlo 'con le buone'.