Napoli, paziente americana scrive una lettera ai medici che l'hanno salvata: "Mi fate venire voglia di trasferirmi qui"

Storia a lieto fine da Napoli: paziente americana ringrazia i medici dell'Ospedale San Paolo per le cure ricevute. Ai camici bianchi scrive una lettera di gratitudine

Una bella pagina di sanità è stata scritta nei giorni scorsi a Napoli, dove le complesse condizioni cliniche di una paziente americana sono state brillantemente affrontate dall'equipe di medici e infermieri a cui si è affidata. Tutto è cominciato quando la donna, 71 anni (di cui non è stata diffusa l'identità per una questione di privacy), ha accusato un malore. Si trovava nel capoluogo partenopeo per festeggiare l'anniversario di matrimonio con suo marito. "Non sapevo cosa mi stesse succedendo, ma so che mi sentivo molto, molto male", ha scritto la paziente, di origini texane, in una lettera scritta in seguito di suo pugno, a chi l'ha curata.

Due le volte in cui la signora è stata portata al pronto soccorso, entrambe in ambulanza. L'11 dicembre i medici dell’Ospedale San Paolo, nosocomio del quartiere Fuorigrotta dove la donna si trovava, hanno stabilito che la paziente doveva essere ricoverata nel reparto chirurgico. Decisione necessaria dopo che un'ecografia aveva evidenziato una cistifellea infiammata da calcoli biliari. Qui comincia l'avventura ospedaliera della donna, al termine della quale, soddisfatta e contenta del trattamento ricevuto, ha deciso di ringraziare pubblicamente chi l'ha assistita.

Napoli, la lettera della turista texana: "Medici incredibili"

La lettera che la paziente americana ha scritto è rivolta ai dottori Antonio Graunaniello, D'Agnostino, Eleonora Cardone, e all'infermiera capo reparto di chirurgia Giovanna, del reparto di chirurgia P.O.S.Paolo: "Vi mando tanti, tanti ringraziamenti e complimenti per le cure mediche di qualità superiore che mi avete dato".
Tanti gli apprezzamenti che la 71enne ha rivolto al team di professionisti, che ha descritto come "compassionevole" ed "estremamente disponibile". La signora, nella missiva, racconta di essere stata ricoverata negli ospedali di Stati Uniti, Repubblica Ceca, Austria e Paesi Bassi, paesi in cui ha vissuto, per svariati problemi di salute avuti negli anni. Ma mai, dice, "ho ricevuto le cure straordinarie del vostro personale infermieristico e la disponibilità e l'aiuto dei vostri dottori".

Oltre a un apprezzamento per le stanze del reparto ("super pulite, luminose, solo 3 pazienti al massimo per stanza"), un plauso particolare è andato al personale. "Alcuni parlavano inglese, altri no e abbiamo usato Google Translate. Erano gentili, premurosi, divertenti, disponibili". Inevitabile il paragone con gli ospedali americani: "Negli Stati Uniti, se chiami l'infermiera per chiedere aiuto, potrebbero volerci 30 minuti". A Napoli, scrive la donna, "arrivavano in meno di 2 minuti", e "non erano mai arrabbiati o impazienti. Medici incredibili: disponibili, compassionevoli, proattivi, gentili, competenti. Parlano inglese, e hanno un buon senso dell'umorismo. Mi fate quasi venire voglia di trasferirmi a Napoli per essere vicino al vostro ospedale. ln futuro, speriamo di tornare a Napoli in salute. E mangeremo la pizza insieme!".