La testimonianza di un nostro lettore dalla Lombardia: "Lavoro in un'azienda agricola e sono più felice che mai: vi dico perché"
Uno dei settori lavorativi che maggiormente vive una crisi occupazionale è quello dell'agricoltura. Oggi i giovani, attratti da possibilità di carriera in ambiti intellettuali, di rado scelgono di intraprendere un percorso professionale in realtà del primo settore. Stando alla testimonianza di un nostro lettore, però, sono in tanti a fare un ragionamento del tutto sbagliato. Poiché, dice, da quando lavora in un'azienda agricola è "più felice che mai, soprattutto per lo stipendio".
"Sono un giovane lavoratore che ha avuto la fortuna di scoprire un settore spesso sottovalutato ma ricco di opportunità: l’agricoltura. Scrivo per condividere la mia esperienza e incoraggiare altri giovani a guardare oltre i pregiudizi che spesso circondano questo mondo": si apre così la lettera che ci ha inviato.
"Lavoro in un’azienda agricola da circa due anni, e mi occupo di diverse attività, dalla raccolta di frutta e verdura alla gestione di macchinari moderni per la semina e l'irrigazione. Ogni giorno è diverso dall'altro e il contatto con la natura mi regala una serenità che difficilmente ho trovato in altri ambiti. Mi sveglio presto, è vero, ma il piacere di vedere i risultati tangibili del mio lavoro è impagabile: piante che crescono rigogliose, terreni ben coltivati, prodotti che finiscono sulle tavole delle famiglie".
"Amo il mio lavoro: non tornerei mai indietro"
"Oggi posso dirmi più felice che mai, soprattutto per lo stipendio. Uno degli aspetti che mi ha sorpreso di più è infatti proprio la retribuzione. Sì, avete letto bene: lavoro in un settore che molti considerano “di ripiego” e vengo pagato molto bene. Il mio stipendio è di circa 2.200 euro netti al mese, con straordinari ben retribuiti durante i periodi di punta, come la raccolta. Inoltre, l'azienda offre alloggi economici per chi lavora lontano da casa, un aspetto che rende questo lavoro ancora più conveniente. Uno stipendio molto più alto di quello di molti miei coetanei. So che in molti hanno un'idea stereotipata dell’agricoltura: fatica mal pagata, poche prospettive, scarsa innovazione. Ma la realtà è cambiata. Le aziende agricole oggi utilizzano tecnologie avanzate, droni per il monitoraggio dei campi, software per la gestione delle colture, e cercano persone motivate e aperte a imparare. E la domanda di personale è altissima: ci sono più posti di lavoro disponibili che candidati, un problema che rischia di compromettere un settore cruciale per l’economia del nostro Paese".
Un appello finale ai suoi coetanei: "A chi legge e cerca lavoro, consiglio di mettersi in gioco e di considerare l'agricoltura come una reale opportunità di crescita personale e professionale. Non è un lavoro per tutti, è vero: richiede impegno fisico e mentale, ma i benefici – sia economici che umani – sono enormi. Io non tornerei mai indietro e invito tutti i giovani a superare i pregiudizi e a dare una chance a un settore che, con il giusto spirito, può offrire una vita appagante e ben remunerata".