Baccalà ammollato, esperto svela la fregatura da evitare: come riconoscere quello giusto

Il baccalà è un ingrediente imprescindibile delle tradizioni natalizie italiane, ma non sempre è facile distinguere il prodotto autentico da quelli industriali. L'agrario Daniele Paci ha recentemente evidenziato i rischi legati all'acquisto di baccalà falsificato, spesso sostituito da pesce nordico salato. Riconoscere le differenze è fondamentale per non compromettere la qualità delle ricette.

Quando si parla di Natale, pochi alimenti evocano il calore delle tradizioni culinarie come il baccalà. Che sia protagonista di un ricco antipasto o ingrediente di piatti iconici come il baccalà alla vicentina o alla napoletana, questo pesce conserva un posto speciale sulle tavole italiane. Dietro alla sua apparente semplicità, però, si cela un mondo complesso, fatto di lavorazioni artigianali e di insidie per i meno esperti. Un recente video pubblicato sui social da Daniele Paci, agronomo e divulgatore, ha puntato i riflettori su un problema spesso sottovalutato: il rischio di acquistare falsi baccalà, prodotti che imitano il pregiato merluzzo stagionato, ma che in realtà sono solo pallide copie.

Paci spiega come il vero baccalà, frutto di una lunga stagionatura sotto sale, venga spesso sostituito da un prodotto industriale, il cosiddetto "pesce nordico salato". Questo surrogato viene trattato con metodi meno autentici: il pesce, appena pescato, è iniettato con acqua e sale, poi congelato. Il risultato? Un prodotto che manca della complessità di sapore e della consistenza tipica. Per i consumatori, riconoscere queste differenze può fare la differenza tra un pasto memorabile e una delusione. Ecco dunque alcuni consigli pratici per acquistare il vero baccalà e godere appieno delle sue qualità durante le festività.

 

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Baccalà vs. pesce nordico salato: come distinguerli

Il primo passo per evitare fregature è capire cosa distingue il vero baccalà dal pesce nordico salato. Il baccalà è merluzzo che ha subito una lunga stagionatura sotto sale, un processo che lo priva dell’acqua e gli conferisce una struttura compatta e un sapore intenso. Al contrario, il pesce nordico salato è un prodotto più economico, preparato con tecniche veloci che prevedono l’aggiunta artificiale di acqua e sale. La differenza non è solo nella lavorazione, ma anche nella qualità organolettica: il vero baccalà ha una consistenza soda e un gusto complesso, mentre il suo imitatore risulta spesso spugnoso e insipido.

I trucchi per riconoscere quello vero

Come riconoscere il baccalà verso toccandolo
Una differenza che si può riconoscere anche al tatto. Fonte: Instagram

Per acquistare un prodotto autentico, seguite questi semplici accorgimenti:

  • Controllate l’etichetta: Il baccalà deve riportare chiaramente il nome della specie, solitamente Gadus morhua. Diffidate di prodotti senza etichetta o con informazioni incomplete.
  • Esaminate la consistenza: Premendo con il dito sul baccalà già ammollato, non dovrebbe fuoriuscire acqua. Questo è un chiaro segno che il pesce ha subito una stagionatura adeguata.
  • Fidatevi del vostro fornitore: Acquistare solo da commercianti di fiducia o in negozi specializzati. Meglio ancora, optate per baccalà essiccato da ammollare a casa: è l’unico modo per avere la certezza sulla sua provenienza.
  • Diffidate dei prezzi troppo bassi: Un baccalà di qualità ha un costo maggiore rispetto alle imitazioni. Prezzi particolarmente convenienti potrebbero nascondere un prodotto scadente.

L’arte di ammollarlo a casa

Se volete evitare ogni rischio, acquistare il baccalà essiccato e ammollarlo a casa è la scelta migliore. Questo processo richiede tempo e pazienza, ma garantisce un risultato eccellente. Immergetelo in abbondante acqua fredda, cambiandola ogni 8-12 ore per almeno due giorni. Il risultato sarà un prodotto pronto per essere cucinato in tutte le sue varianti, dalle più tradizionali alle ricette innovative.