Cozze, ritirato lotto per Escherichia coli: "Non consumatele", l'avviso del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha da poco diffuso un nuovo avviso di richiamo alimentare riguardante un lotto di cozze. Il ritiro dal commercio si è reso necessario a causa della presenza del batterio Escherichia coli, dannoso per la salute dei consumatori.

Il Ministero della Salute, attraverso un sistema di allerta rapido, monitora costantemente la sicurezza degli alimenti in Italia, emettendo richiami alimentari quando si riscontrano rischi per la salute pubblica. Tra i richiami più comuni, quelli legati ai frutti di mare, come le cozze, sono spesso motivati da contaminazioni microbiologiche. Le cozze, molluschi bivalvi raccolti in mare, possono essere contaminati da batteri patogeni come Vibrio, Escherichia coli e Salmonella, che proliferano nell'acqua in cui vivono, soprattutto in ambienti con scarsa igiene o temperature non controllate. Tali batteri possono causare gravi infezioni gastrointestinali, specialmente se le cozze non vengono cucinate correttamente.

Il Ministero emette richiami quando vengono rilevate tali contaminazioni, avvisando i consumatori attraverso comunicati ufficiali e ordinanze. I richiami riguardano sia le cozze fresche che quelle confezionate, nonché altri frutti di mare, come vongole e ostriche, che possono presentare rischi simili. I consumatori sono invitati a verificare la provenienza e il corretto trattamento dei prodotti acquistati per evitare rischi per la salute.

Cozze ritirate dal commercio per Escherichia coli: quali sono i rischi per i consumatori

Ministero della Salute, cozze richiamate per presenza di Escherichia coli
Il comunicato ufficiale diffuso dal Ministero della Salute

Proprio nelle scorse ore, il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo avviso di richiamo alimentare riguardante un lotto di mitili o cozze (Mytilus galloprovincialis) venduto da Mitili Olvia Soc. Coop., via Estonia 18 - Olbia (SS). Il lotto in questione è il B5/10/12/24, venduto in retina da 2 kg. La produzione è effettuata dall'azienda Arsellatori e Miticoltori Olbiesi S.n.c. di Giua e Ivan e Favini Cosimo & C., che ha come sigla di identificazione UE IT E5N7U e sede in Loc. Sa Marinedda - 07026 - Olbis (SS). Il richiamo del lotto di cozze si è reso necessario per presenza di Escherichia coli ß-glucuronidasi superiore ai limiti normativi. Per questo motivo, il prodotto non è idoneo al consumo: l'invito è di non consumare il prodotto e restituirlo presso il punto vendita.

Escherichia coli (E. coli) è un batterio che può contaminare le cozze, soprattutto quando questi molluschi provengono da acque inquinate. La contaminazione avviene attraverso l'acqua salata in cui le cozze filtrano alimenti e microrganismi. L'infezione da E. coli nelle cozze può causare gravi disturbi gastrointestinali, con sintomi come diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. Il rischio maggiore di infezione si verifica quando le cozze non vengono cotte a sufficienza. Infatti, E. coli può sopravvivere nel mollusco se non raggiunge temperature adeguate durante la cottura. Per prevenire i rischi, è essenziale acquistare cozze da fornitori certificati che rispettano le normative sulla sicurezza alimentare. Inoltre, è fondamentale cuocerle correttamente, eliminando quelle che non si aprono durante la cottura. I consumatori devono evitare il consumo di cozze crude o poco cotte, specialmente in periodi di allerta sanitaria.