L'ultimo rapporto dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sulla fertilità registra una situazione catastrofica in Italia: nel 2023 il tasso di fertilità totale (TFR) è sceso a 1,2 figli per donna. Il confronto con gli altri Paesi OCSE e i dati degli anni passati è disarmante.
Tra i Paesi OCSE l'Italia è il fanalino di coda insieme a Spagna (1,2 figli per donna) e Corea del Sud (0,8 figli per donna) quando si parla di fertilità. E' questo lo spiacevole dato che emerge dal rapporto 'Society at a Ganlace 2024', incentrato proprio sul tema della fertilità e pubblicato quest'oggi a Parigi. Nell'area OCSE il TFR medio è 1,5 e in Italia è dal 1960 che i dati sono inferiori rispetto alla media generale.
Nel Belpaese, si è verificata una timida ripesa del tasso di fertilità totale tra la fine degli anni Novanta e la fine degli anni Dieci, poi è ripresa la discesa fino ai numeri di oggi. Meglio di tutti, invece, Israele con un TFR di 3 figli per donna. Bene anche la Francia, il Messico e la Repubblica Ceca (1,8 figli per donna). Il report evidenzia anche alcuni indicatori che potrebbero essere collegati all'andamento del TFR in Italia.
Fertilità in Italia: gli indicatori che fanno preoccupare
Il rapporto sulla fertilità redatto dall'OCSE pone l'accento anche su tutta una serie di indicatori che sono collegati all'oggetto di ricerca. Contemporaneamente alla diminuzione del TFR, infatti, si registra anche un aumento dell'età media delle madri al momento del parto. Nel 2000 era di 29,3 anni. Nel 2022, invece, è salita a 32,4 anni. Solo in Spagna, Irlanda e Corea del Sud le donne partoriscono, in media, più tardi rispetto all'Italia. Anche la percentuale di donne che decide di non avere figli è in netto aumento rispetto al passato. Il valore, infatti, è passato dall'11,1% del 1950 al 22,5% del 1975. Solo in Spagna e Giappone ci sono, in percentuale, più donne che non vogliono avere bambini.
Anche la percentuale di terzogeniti sul totale dei bambini nati in Italia è minore rispetto alla media OCSE (14,4% contro 19,6%). Un altro indicatore preoccupante riguarda la percentuale di giovani adulti tra i 20 e i 29 anni che vivono ancora con i genitori. In Italia sono l'80% del totale mentre la media OCSE è del 50%. Tra i fattori che influenzano la scelta delle donne di avere figli troviamo l'incertezza finanziaria e la volontà di affermarsi nel mondo del lavoro. Nel complesso, l'Italia, quando si parla di fertilità, versa in una situazione tutt'altro che rosea e in futuro i dati potrebbero peggiorare ancora di più.