Palermo, muore per una buca stradale: l'assurdo destino toccato in sorte a Samuele Fuschi, papà di 4 figli. La moglie Valentina parla in tv
Ieri a Palermo si sono svolti i funerali del 38enne Samuele Fuschi, morto per le conseguenze mortali di un incidente accaduto nei giorni scorsi nel capoluogo siciliano. L’uomo stava percorrendo viale Regione Siciliana in scooter, quando sarebbe finito in una grossa buca stradale. In seguito all'impatto, molto forte, l'uomo è stato sbalzato via lontanissimo: il suo corpo è stato ritrovato a 47 metri di distanza dal luogo del sinistro. Indagini sono in corso per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, e chiarire se a causare la tragedia sia stata proprio la buca. Rilievi sono stati effettuati per accertarsi se la voragine fosse già presente nel momento del passaggio di Fuschi, o se si sia aperta dopo l'incidente.
A Mattino Cinque è stata intervistata Valentina, la moglie della vittima, addolorata per una perdita improvvisa, quella del compagno di una vita, scomparso nel modo più assurdo e ingiusto possibile. La coppia, insieme da quando erano poco più che adolescenti, ha quattro figli, la più piccola delle quali nata 4 mesi fa.
Palermo, morire per una buca stradale: la tragica fine di Samuele Fuschi. La rabbia della moglie in tv: "Giustizia per mio marito"
“Al momento c’è solo tanta rabbia e dolore. Purtroppo queste sono cose che si potevano evitare: sono mesi che le persone si lamentano per queste strade, su cui non si può più camminare. Dove ti giri ti giri, trovi buche e avvallamenti. Mio marito ha fatto un volo di 47 metri, è stato catapultato da un’altra parte. Una buca piccola è diventata un burrone: non si può parlare di buca. Noi siamo sconcertati, oltre che arrabbiati: non abbiamo ricevuto neanche le condoglianze dal comune di Palermo né dal sindaco”, dice la moglie di Samuele Fuschi, intervistata a Mattino Cinque.
"Giovedì, mentre i miei figli aspettavano la salma del papà che arrivava a casa, il sindaco è andato allo stadio a tifare il Palermo, e non ha neanche fatto le condoglianze ai miei figli. Adesso dobbiamo farci forza l’un l’altro per chiedere giustizia per mio marito: chi di dovere deve pagare: siamo troppo arrabbiati”, conclude la donna.
“Giustizia per mio papà: non poteva finire così, per colpa di chi, scusate la frase, fa i suoi porci comodi, e non si fa quel che in teoria si dovrebbe fare. Ho tre sorelle e mia mamma: ho vent’anni e una responsabilità troppo grande. Ma non gli farò mancare mai niente”.
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