L'agronomo Daniele Paci ha svelato l'inganno del supermercato per quanto riguarda i beni di prima necessità: in questo modo cercano di farci spendere sempre di più.
Molti italiani, quando vanno a fare la spesa, acquistano i beni di prima necessità. Rientrano in questa categoria i prodotti alimentari di cui proprio non possiamo fare a meno: acqua, latte, caffè, pane, uova, zucchero, sale, farina e tanti altri. Insomma, sono quei beni che proprio non possono mancare nelle credenze e nel frigorifero e, quando non ci sono, gli italiani corrono subito al supermercato a fare scorta. Però, a volte, escono dal punto vendita con una busta piena di altri prodotti non necessari.
Come è possibile ciò? A svelarci questa ennesima tecnica di marketing dei supermercati ci ha pensato l'agronomo Daniele Paci che, in uno video sui social, ha mostrato l'inganno dei punti vendita con i beni di prima necessità. Un inganno la cui conoscenza permette ai consumatori di effettuare una spesa più consapevole e di non cadere in queste trappole ingegnate ad hoc per spingere i consumatori ad acquistare sempre di più.
L'inganno del supermercato con i beni di prima necessità
Per un servizio della trasmissione Mi Manda Rai Tre, Daniele Paci, in compagnia di un giornalista, ha svelato un inganno molto presente all'interno del supermercato. Infatti, spiega il servizio della rete della tv pubblica, i beni di prima necessità all'interno dei supermercati sono disposti sempre distanti l'uno dall'altro e mai all'inizio del punto vendita in modo tale che il cliente deve girare tutto il supermercato per trovarli e, così facendo, può essere invogliato anche ad acquistare altri prodotti. Per dimostrare ciò, Daniele Paci e il giornalista hanno condotto un semplice esperimento. I due hanno cronometrato il tempo per trovare alcuni beni di prima necessità all'interno di un grande supermercato italiano.
Da quando parte il cronometro, impiegano 1 minuto e 20 secondi per trovare lo zucchero. Dopo altri 40 secondi, arrivano allo scaffale delle uova. Sono necessari altri 30 secondi per trovare la farina. "Sono passati 2 minuti e 35 secondi e abbiamo camminato per tutto il supermercato", spiega Daniele Paci. "Più cose vediamo, più cose compriamo", rivela l'esperto. E' questo il principio che si trova dietro questa diffusa strategia di marketing. In una maniera quasi impercettibile, così, i supermercati veicolano l'attenzione dei clienti anche verso altri prodotti, meno importanti di quelli di prima necessità, che in alcuni casi le persone ignare dell'inganno mettono nel carrello della spesa.
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