L'Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza sulla possibilità di utilizzare lo scontrino fiscale, al posto della fattura, per richiedere il bonus mobili.
Anche per il 2024 si può ottenere il bonus mobili. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l'arredamento di un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per usufruire del beneficio è necessario che sia la stessa persona ad aver effettuato la spesa sia per la ristrutturazione dell'immobile che per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Il bonus mobili e grandi elettrodomestici spetta in caso di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Per interi fabbricavi la misura spetta in caso di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia se i lavori sono eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione e da cooperative che vendono o assegnano l'immobile entro 18 mesi dal termine dei lavori. Spetta inoltre in caso di ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi quando viene dichiarato lo stato di emergenza. Spetta, infine, in caso di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Bonus mobili, è possibile ottenerlo con lo scontrino?
La detrazione del 50% per il bonus mobili va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro. La cifra è da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. Per ottenere la detrazione è necessario effettuare i pagamenti sugli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici con bonifico, carta di debito o credito. Non sono consentiti pagamenti con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Nei giorni scorsi è l'Agenzia delle Entrate, tramite la posta di FiscoOggi, ha fatto chiarezza su una domanda che più volte viene fatta dai potenziali beneficiari del bonus mobili. È possibile richiedere il bonus se si ha come documento di spesa solo uno scontrino fiscale e non la fattura di acquisti? Come spiegato dall'Agenzia, per ottenere il beneficio bisogna innanzitutto conservare i documenti che attestano il pagamento dei beni e le fatture che specificano natura, qualità e quantità dei beni. Lo scontrino è accettato in un solo caso: quando riporta il codice fiscale dell'acquirente, l'indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni.
Se non è riportato il codice fiscale, lo scontrino è utilizzabile solo se riporta i suddetti dati sui beni acquistati ed è riconducibile al contribuente della carta di pagamento in base alla corrispondenza con i dati di pagamento. Devono corrispondere, insomma, nome dell'esercente, importo, data e ora.