Il Ministero della Salute ha comunicato il ritiro dai supermercati italiani di alcuni lotti di insalata in busta. Possibile contaminazione fisica (frammenti di vetro) la causa del richiamo. I dettagli dell'avviso.
Due nuovi avvisi di richiamo alimentare sono stati diramati, nella mattinata di martedì 26 marzo 2024, dal Ministero della Salute. Il Ministero della Salute si occupa di diffondere tali avvisi dopo essere stato allertato dagli operatori del settore quando viene riscontrata una non conformità nei prodotti in commercio. In questo caso, il richiamo riguarda dell'insalata in busta di due diversi marchi e il motivo del ritiro dagli scaffali è il rischio fisico.
Il primo prodotto oggetto del richiamo alimentare è l'insalata capricciosa del marchio Belmonte Gastronomia, proveniente dallo stabilimento sito in via Salassa 3, San Ponso, 10080 (TO), identificato con la sigla F5U4N. L'insalata in questione è venduta in confezioni da 1000g. I lotti ritirati sono i seguenti: BL24003450 del 12 marzo 2024, BL24003581 del 14 marzo 2024, BL24003647 del 15 marzo 2024, BL24003775 del 19 marzo 2024 e BL2400384. Le date di scadenza sono 27, 29 e 30 marzo, 3 e 4 aprile 2024.
Insalata ritirata dai supermercati: il comunicato del Ministero
Anche il secondo prodotto oggetto del ritiro è dell'insalata in busta. In questo caso il richiamo riguarda insalata capricciosa e insalata capricciosa decorata venduta in confezioni da 1500g e 2000g a marchio Fontaneto ma prodotta da Belmonte S.a.s. nello stesso stabilimento di cui sopra. Oggetto di questo secondo ritiro sono i lotti 073 del 12 marzo 2024, 078 del 15 marzo 2024 e 080 del 19 marzo 2024. Le date di scadenza, in questo caso, sono 27, 30 e 31 marzo e 3 aprile 2024.
In entrambi i casi, come si legge nell'avviso diramato dal Ministero della Salute, il richiamo dal commercio si è reso necessario per rischio fisico. In particolare, è stata riscontrata una possibile contaminazione fisica, dovuta ad un frammento di vetro, proveniente da materia prima esterna. Sono stati ritirati tutti i lotti non scaduti perché si presume, fa sapere il produttore, che la causa della non conformità sia nella materia prima insalatina del lotto con cui è stata prodotta l'insalata messa in vendita. L'avvertenza, in questi casi, è quella di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita dove si è effettuato l'acquisto. Sarà compito del negoziante emettere il relativo rimborso. Il produttore, intanto, ha fatto sapere che nei prossimi giorni si occuperà del ritiro da negozi e depositi dei lotti in questione.
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