Veneto, anziano di 83 anni massacrato di botte: ergastolo all'assassino. La sentenza della Corte d'Assise del Tribunale di Treviso
Ergastolo all'assassino di Adriano Armelin, pensionato di 83 anni ucciso nella sua casa di Pieve di Soligo. E' questa la condanna decisa dalla Corte d'Assise del Tribunale di Treviso nei confronti di un uomo di 36 anni di origine marocchine, accusato dell'omicidio dell'anziano. Il delitto è avvenuto il 25 marzo del 2022, quando il killer, Mohamed Boumarouan, si era recato nella casa di Armelin, con l'intenzione probabilmente di derubarlo.
Il 36enne si era intrufolato all'interno dell'ex officina di elettrauto dell'uomo, direttamente collegata alla casa in cui questi viveva. L'83enne, sentendo dei rumori provenire da lì, si era recato nei locali, sorprendendo quini il ladro. Tra i due sarebbe nata dapprima una discussione verbale, sfociata poi nella violenza più efferata. Il povero anziano è stato legato mani e piedi, divenendo vittima di un delitto atroce. Su di lui, infatti, l'assassino ha infierito, colpendolo ripetutamente fino a provocargli ferite mortali. Boumarouan ha infatti percosso Armelin con calci e pugni, utilizzando, poi, anche un oggetto di vetro contro il capo dell'anziano, sbattendogli inoltre il capo contro il pavimento.
L'autopsia effettuata dopo il decesso dell'uomo, rivelò che a ucciderlo sarebbero state sette ferite, in particolare, che non gli hanno lasciato scampo. L'anziano è morto il giorno dopo, al termine di una nottata di agonia nell'ospedale in cui era stato ricoverato in condizioni praticamente disperate.
Veneto, ergastolo al killer di Adriano Armelin: isolamento diurno per due mesi
Il 37enne marocchino è stato, come detto, condannato all'ergastolo con isolamento diurno di due mesi. Nessuno sconto di pena: ignorate le richieste del avvocato difensore dell'assassino, che chiedeva di classificare l'omicidio come un delitto preterintenzionale. L'imputato, infatti, ha sempre sostenuto che non aveva intenzione di uccidere l'anziano, mentre invece per la Procura che ha deciso la condanna, l'uomo sapeva benissimo cosa stava facendo.
Il marocchino, inoltre, come emerso dalle analisi effettuate subito dopo l'omicidio, era stato trovato positivo sia all'alcol che alla droga. Sotto effetto di sostanze stupefacenti, avrebbe quindi, ucciso il povero anziano, inerme e incapace di difendersi. Il corpo dell'uomo era stato trovato dal figlio: vani i soccorsi, per il povero Adriano Armelin non c'è stato niente da fare.
Un caso che aveva sconvolto la comunità di pieve di Soligo, comune in provincia di Treviso, Veneto.
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