Tra poche settimane finirà il mercato tutelato dell'energia elettrica: come scegliere le offerte più vantaggiose del mercato libero ed evitare brutte sorprese in bolletta.
Le bollette di acqua, luce e gas possono rappresentare un capitolo di spesa anche molto importante all'interno di un bilancio familiare. È per questo motivo, per evitare spiacevoli sorprese in fattura, che risulta sempre più necessario prestare particolare attenzione ai consumi e alle tariffe applicate dai gestori.
A partire dall'1 luglio 2024 finirà il mercato tutelato dell'energia elettrica. Per gli utenti questo potrebbe comportare importanti novità sotto il profilo dei costi nelle bollette. Numerosi clienti stanno già ricevendo delle proposte, per passare al mercato libero, da parte dei fornitori. In realtà, dopo la fine del mercato tutelato si entrerà in automatico nel servizio a tutele graduali: allora si potrà decidere, nel periodo di transizione, se rimanere per tre anni nel servizio a tutele graduali o se attivare una fornitura nel mercato libero. Quale offerta scegliere? In un mondo fatto di contratti lunghissimi con clausole non sempre troppo trasparenti, riuscire ad avere la giusta chiarezza sembra tutt'altro che semplice.
Bollette, cosa valutare nelle offerte del mercato libero
Per supportare i consumatori verso la fine del mercato tutelato, l'associazione Altroconsumo ha pubblicato una guida per aiutare a capire come scegliere l'offerta giusta. Prima di muoversi in qualsiasi direzione, comunque, è importante non accettare alcuna proposta fatta telefonicamente e chiedere al fornitore di mandare tutti i dettagli dell'offerta per iscritto.
Ci sono diversi aspetti da valutare prima di scegliere una qualsiasi offerta del mercato libero. Innanzitutto bisogna capire cosa ci serve realmente in base ai nostri consumi. Per i consumi bassi, ad esempio, potrebbe essere conveniente un'offerta a prezzo variabile, visto che i costi delle materie prime sono in discesa e questo potrebbe portare a bollette più contenute. La proposta dovrà specificare se quello da sottoscrivere è un contratto con offerta variabile o fissa (in questo ultimo caso si parla di prezzo bloccato, fisso o invariabile per un determinato lasso di tempo: bisogna fare anche attenzione a come cambierà il prezzo terminato il lasso di tempo concordato).
Cioè che interessa realmente è quanto andremo a spendere di bollette. Controllati i costi al consumo e le quote fisse possiamo avere una prima stima. A quel punto bisogna fare un preventivo di spesa annuale. È importante, infatti, avere una valutazione sulla spesa nell'arco temporale di 12 mesi, vista l'oscillazione dei prezzi. Tra i documenti rilasciati dai fornitori c'è anche una scheda sintetica che prevede una stima della spesa annua al netto delle imposte.
Molto importante è sapere cosa si pagherà realmente in bolletta: i fornitori di luce e gas, infatti, non hanno il potere di variare alcune voci della bolletta. La reale concorrenza avviene sulla spesa della materia energia: ci sono dei costi, come spese di trasporto, oneri sistemi e imposte, che non variano in base al fornitore. Bisogna diffidare, dunque, da chi promette la riduzione o l'azzeramento di queste voci.
LEGGI ANCHE: Bonus bollette, la novità che non piace agli italiani: perché tante famiglie non possono più ottenerlo