Di recente è stato rinnovato il CCNL Studi professionali che prevede aumenti in busta paga da 187 a 303 euro. È in arrivo anche un importo una tantum pari a 400 euro: i dettagli dell'accordo.
È un periodo di enorme difficoltà, per milioni di famiglie, a causa del caro vita provocato dall'inflazione degli ultimi mesi. Sono tanti, infatti, i soggetti che di recente hanno visto diminuire il proprio potere di acquisto in seguito all'aumento dei costi di beni e servizi a fronte di stipendi invariati. A donare un sospiro di sollievo, però, ci pensano le notizie che annunciano aumenti salariali in busta paga.
Nelle scorse settimane è stata ufficialmente sottoscritta l'ipotesi di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti degli studi e delle attività professionali. L'accordo, che ha durata triennale ed è in vigore dall'1 marzo 2024, è stato siglato da Confprofessioni e le sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cigl e Uiltucs. Sono diverse le novità previste dal contratto. Si va dagli aumenti retributivi all'importo una tantum in busta paga, ma l'accordo prevede novità anche per quanto riguarda periodo di prova, mensilità aggiuntive, bilateralità e welfare.
Busta paga più ricca: gli aumenti in arrivo
Gli aumenti di stipendio in busta paga in arrivo già a partire dal mese di marzo vanno dai 187 euro per il quinto livello ai 303 euro per i Quadri. Gli aumenti scatteranno in quattro tranche e varieranno in base al ruolo del dipendente interessato. Il primo aumento scatterà l'1 marzo 2024, poi 1 ottobre 2024, 1 ottobre 2025 e 1 dicembre 2026. Il nuovo contratto prevede anche un importo una tantum, che servirà a coprire il periodo tra la scadenza del vecchio accordo, ovvero 31 marzo 2018, e il rinnovo in questione: la cifra sarà pari a 400 euro, erogata in due tranche da 200 euro (1 maggio 2024 e 1 maggio 2025). L'importo potrà essere erogato attraverso gli strumenti di welfare previsti dalla legge.
E non è tutto. Tra le altre cose, il nuovo contratto prevede infatti la tredicesima mensilità per i periodo di assenza obbligatoria (gravidanza o puerperio), la riduzione del periodo di prova per i contratti a termine di durata pari o inferiore a sei mesi, il potenziamento degli strumenti di welfare (aumento della contribuzione della bilateralità pari a 7 euro) e novità sulla retribuzione in caso di contratto di reimpiego. L'accordo introduce, infine, una giornata di permesso per i lavoratori per effettuare le attività di prevenzione previste dal piano sanitario CADIPROF.
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