L'ultima comunicazione dell'INPS è destinata ai beneficiari dell'Assegno di Inclusione: cosa succederà venerdì 15 marzo 2024.
A partire dall'1 gennaio 2024, il Reddito di Cittadinanza è stato sostituito dall'Assegno di Inclusione. Si tratta del nuovo sostegno di lotta alla povertà e all'esclusione sociale introdotto dal Governo Meloni. Beneficiari della misura, che si differenzia in alcuni aspetti dall'ormai ex Reddito di Cittadinanza, sono centinaia di migliaia di famiglie italiane, che dall'inizio dell'anno percepiscono il contributo mensile.
Nelle scorse ore, con il comunicato numero 1090, l'INPS ha fatto sapere che domani, venerdì 15 marzo 2024, saranno disposti i primi pagamenti per i nuclei familiari beneficiari dell'Assegno di Inclusione che hanno presentato domanda entro il mese di febbraio 2024, con esito dell'istruttoria e con Patto di attivazione sottoscritto. A breve, i soggetti interessati riceveranno una comunicazione tramite SMS o e-mail con la quale saranno invitati a ritirare la Carta di inclusione presso l'ufficio postale.
Assegno di Inclusione, da marzo sarà preso in considerazione il nuovo ISEE
Chi ha invece già ricevuto il pagamento dell'Assegno di Inclusione nei mesi scorsi riceverà il pagamento della mensilità in corso il prossimo 27 marzo. Ovviamente, a patto che permangano i requisiti per il diritto alla misura. L'INPS ricorda, inoltre, che a partire dai rinnovi di marzo sarà preso in considerazione l'ISEE 2024: in assenza del nuovo ISEE il contributo sarà sospeso fino alla presentazione dell'attestazione aggiornata per l'anno in corso. Allo stesso modo il sostegno non è erogato se, in seguito all'esito positivo dell'istruttoria, il richiedente non è iscritto alla piattaforma SIISL o non ha sottoscritto il Patto di attivazione digitale.
E non è tutto. Dal 18 marzo, i componenti maggiorenni dei nuclei familiari beneficiari dell'Assegno di Inclusione potranno utilizzare il modello ADI-Com Esteso presente sul sito istituzionale per le comunicazioni obbligatorie. Tali comunicazioni possono riguardare l'inizio di attività lavorativa (con indicazione del reddito che si prevede di percepire), le variazioni riguardanti uno dei componenti del nuclei (sentenze definitive di condanna, inizio o fine del periodo di residenza in strutture a totale carico pubblico, etc.), le variazioni riguardanti le dichiarazioni fatte nella domanda (patrimonio mobiliare o immobiliare, beni durevoli, residenza in Italia, etc.) e la richiesta di individualizzazione della Carta di inclusione. L'INPS ha infine fatto sapere che, entro il mese in corso, saranno avviate le verifiche sull'ISEE per rilevare la presenza di eventuali mutui per la prima casa: in questo modo le carte di inclusione saranno abilitate ad effettuare i bonifici per il pagamento delle rate.
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