C'è un metodo che molte aziende usano per trarre in inganno i consumatori: è molto importante fare attenzione all'etichetta quando si effettuano acquisti nei supermercati. Attenzione alla possibile fregatura.
All'interno di un mercato fatto di concorrenza spietata tra le aziende e di marketing aggressivo, solo un consumatore attento e informato può riuscire a difendersi ed evitare fregature quando acquista prodotti nei supermercati. Spesso, infatti, è proprio nei dettagli che si nascondono le insidie maggiori per chi compra. È importante, quindi, farsi trovare preparati e riuscire a riconoscere tutto ciò che potrebbe potenzialmente trarci in inganno in quanto consumatori.
Negli ultimi anni si è diffuso molto, tra le aziende, il metodo della skimpflation. Questo termine viene dal verbo inglese "to skimp", ovvero lesinare, fare economia. Con questo metodo, infatti, le aziende riducono la qualità di un prodotto, magari diminuendo il contenuto di ingredienti pregiati e magari più costosi (come uova fresche sostituite da prodotti pastorizzati e additivi emulsionanti; oppure il burro sostituito con alternative più economiche o semplici aromi), mantenendo invariato il prezzo per il consumatore finale: in questo modo, anche con l'aumento del costo delle materie prime, le stesse aziende riusciranno a mantenere il proprio margine intatto senza dover rialzare il prezzo del prodotto nei supermercati.
Supermercati, l'inganno della "nuova ricetta"
Molto spesso, evidenzia l'associazione Consumerismo, sulle etichette troviamo l'indicazione "nuova ricetta", magari a caratteri cubitali, per presentare in realtà una modifica dovuta alla skimpflation. Leggendo "nuova ricetta", infatti, il consumatore è istintivamente portato a pensare che si tratti di una modifica migliorativa della ricetta precedente. Non sempre è così, anzi. Con l'espressione "nuova ricetta" è un'indicazione che dà l'azienda per comunicare che qualcosa è cambiato, senza specificare esattamente cosa.
Quando leggiamo nuova ricetta sulla confezione di un prodotto che stiamo acquistando, quindi, invece di fermarci all'apparenza faremmo bene ad approfondire, cercando di capire cosa preveda la suddetta nuova ricetta. Se non sono specificate le migliorie apportate (Esempio: "nuova ricetta, +20% uova e miele") è lecito dubitare, sottolinea Consumerismo: potrebbe effettivamente trattarsi di skimpflation.
Il consiglio, dunque, è quello di andare oltre il claim pubblicitario in bella vista sulla confezione e imparare a leggere bene le etichette, che devono riportare tutte le informazioni necessarie, anche quelle che le aziende tendono, spesso anche volutamente, a mettere in secondo piano. "La skimpflation è un inganno perfettamente, ma subdolo e particolarmente odioso perché intacca l'effettivo ruolo nutritivo di quel cibo", ha commentato la nutrizionista Samantha BIale.
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