Puglia, l'annuncio di lavoro per barista che rende l'idea di quanto il titolare sia esasperato dalle persone che si presentano: "Requisito minimo"
Da mesi, ormai, vi raccontiamo le varie esperienze che ci segnalate, o intercettiamo noi dal web, relative al mondo del lavoro. Colloqui finiti male, all'insegna del cattivo gusto o delle domande inappropriate, annunci di lavoro alla ricerca di schiavi, più che di dipendenti, offerte in cui al candidato si chiedono mille mansioni, non sempre inerenti la posizione per cui si fa richiesta. Insomma, una vera giungla piena di ostacoli e insidie, che rende la vita dell'aspirante lavoratore, un viaggio sulle montagne russe, su e giù tra la voglia di rimboccarsi le maniche, e le delusioni, sempre dietro l'angolo.
Ma, così come raccontiamo questo intricato mondo dal punto di vista del lavoratore, di tanto in tanto è giusto anche raccontarlo dando voce all'altra campana, quella, cioè, di chi il lavoro lo offre. La crisi del personale, specie nel campo della ristorazione, è cosa risaputa: titolari di locali, bar e ristoranti, costretti a chiudere la propria attività o a reinventarla, perché a corto di camerieri. Come il caso, recente, del ristoratore di Treviso, che ha abbassato, speriamo in via temporanea, la saracinesca della sua trattoria, perché non ha nessuno che possa servire a tavola.
Circostanza sempre più frequente, che fa emergere un dato: gli uomini e le donne disposte a lavorare nella ristorazione sembrano far parte di una specie in via di estinzione. Lo sa bene il titolare di un bar di Bari (ci perdonerete il non voluto gioco di parole), che ha pubblicato un annuncio di lavoro che fa sorridere. Ma che esprime bene la crisi che il settore sta vivendo.
Puglia, annuncio di lavoro per barista: la richiesta 'assurda' del titolare del chiosco
L'annuncio in questione riporta il seguente testo: "Cerchiamo una figura professionale da inserire in un chiosco bar situato a Bari, zona centrale". Requisiti richiesti? Molto semplice: "Conoscenza della matematica: c'è gente che ad oggi non sa dare il resto..."
Un annuncio che, leggendo il quale, si percepisce l'esasperazione di chi lo ha scritto, probabilmente lo stesso gestore di questo bar-chiosco. Che altro non vuole che una persona capace di dare il resto esatto al cliente. Evidentemente, se il povero titolare è dovuto arrivare a tanto, e cioè specificare l'ovvio, possiamo intuire che ne avrà viste di cotte e di crude. E chissà quanti soldi ha perso a causa di dipendenti del tutto all'oscuro delle elementari conoscenze della matematica. Che, ricordiamo, non è un'opinione.
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