Lo scontrino di un pranzo tipico in un paesino in provincia di Piacenza ha scatenato una polemica sul web: alcuni utenti hanno ritenuto il prezzo eccessivo.
Nel cuore dell'Emilia-Romagna, tra le dolci colline che precedono l'appennino Tosco-Emiliano, si trova un piccolo paese vicino a Piacenza, un luogo dove la tradizione culinaria è tanto radicata quanto i vigneti che costellano il paesaggio. Qui, dove il tempo sembra scorrere più lentamente, è nata una polemica che ha attraversato i confini locali, guadagnando l'attenzione nazionale e non solo, tutto a partire da un semplice scontrino di un pranzo tipico piacentino. Ma prima di immergerci in questa controversia, lasciate che vi presenti due tra i protagonisti di questa storia: lo gnocco fritto e la picula ad cavall, due pilastri indiscussi della cucina piacentina.
Lo gnocco fritto, una delizia semplice ma irresistibile, è un esempio di come gli ingredienti più umili possano trasformarsi in qualcosa di straordinariamente delizioso. Pasta di farina e acqua, stesa sottile e fritta in olio bollente fino a diventare un cuscino dorato e croccante, lo gnocco fritto è la quintessenza del comfort food locale. Servito tradizionalmente come antipasto, accompagna salumi e formaggi, creando un matrimonio perfetto di sapori. La picula ad cavall, meno conosciuta fuori dai confini piacentini, è una piccola di cavallo speziata e saporita, un piatto che parla delle tradizioni culinarie profondamente radicate nella storia e nella cultura del territorio.
La polemica sullo scontrino del pranzo a Piacenza
Antonella e il marito hanno pranzato in una trattoria a Valconasso, un paesino in provincia di Piacenza, e, stupiti dal prezzo economico, hanno condiviso lo scontrino sui social. Così è iniziata la polemica. I due commensali hanno speso 84 euro in due (80 euro) per un pranzo tipico. Ma cosa hanno ordinato? Per iniziare, un antipasto con salumi e chisolino accompagnati da gnocco fritto (12 euro). Poi, una porzione di tortelli di magro con la coda (11 euro) e una porzione di pisarei e faso' (10 euro) altro piatto tipico piacentino a base di gnocchetti, fagioli, lardo e pomodoro. Come secondi, il ganassino con polenta (12 euro) e una picula di cavallo con polenta (12 euro).
Infine, un semifreddo al torrone (6 euro), un mantecato agli aromi (6 euro) e 2 caffè (3 euro). Il tutto accompagnato da 1/2 litro di vino frizzante (5 euro) e un'acqua in bottiglia (3 euro). A questo bisogna aggiungere anche 4 euro per i 2 coperti. Il prezzo pagato, però, a qualcuno è sembrato eccessivo. "Quanto volevi spendere scusa? 40 a testa scontato è già tanto", ha chiesto un signore. "Sicuramente tutto buono, ma ritengo assurdo spendere 42 euro a testa per un pranzo di carne dove manca comunque un antipasto", ha fatto notare un utente. E voi, cosa ne pensate? Il prezzo è eccessivo oppure no?
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