Bologna, ragazza invia il curriculum a un'azienda di moda: il recruiter fa una cosa fuorilegge. "Sono disgustata"

Bologna, invia il curriculum a un'azienda di moda: il recruiter compie un'azione letteralmente da denuncia

Una storia davvero deprimente arriva dall'Emilia-Romagna, da Bologna precisamente. A denunciarla è una ragazza che, dopo aver inviato il suo curriculum a diverse aziende, ha ricevuto la più amara delle sorprese. Qualcuno, infatti, in possesso del suo CV, si sarebbe impadronito dei suoi dati sensibili e ne avrebbe fatto l'uso peggiore possibile. Nel dettaglio, un sedicente recruiter si sarebbe salvato il numero della giovane, per chiamarla al cellulare. Dimenticando, però, di chiamarla da un numero sconosciuto.

La giovane, ignara di tutto ed, anzi, speranzosa di trovare lavoro al più presto, quando squilla il cellulare risponde. Dall'altro capo della cornetta, però, come ha raccontato lei stessa in un post Facebook, una voce che, ansimando, le pone delle domande intime. Il racconto, con tanto di screenshot, è finito su Facebook, dove decine di utenti hanno commentato il fatto, indignati.

Bologna, aspirante lavoratrice invia il curriculum a un'azienda di moda. Il recruiter la chiama e le scrive su WhatsApp

La denuncia della ragazza su Facebook, in un gruppo in cui lavoratori o aspiranti tali, si confrontano e si scambiano suggerimenti e suggestioni sulle rispettive esperienze lavorative. La giovane racconta come sono andate le cose: "Sto lavorando, mi arriva una chiamata da uno sconosciuto. Rispondo. Un maniaco col fiatone mi chiede come sono vestita, se ho la gonna o i pantaloni. Sbaglia a chiamarmi e mi chiama senza sconosciuto. Questo è quanto. Ha preso il mio numero da un curriculum vitae per questo. Sono solo delusa e amareggiata, oltre che disgustata".

Quindi, la giovane allega gli screenshot della conversazione WhatsApp suo malgrado sostenuta con questo terribile personaggio.

La giovane, giustamente, è fuori di sé: "Hai cinque minuti per rispondermi, dopodiché ti blocco dappertutto. Anche le chiamate con lo sconosciuto", scrive la ragazza. Risponde lui, con tono perentorio: "In primis, non deve usare parolacce. Secondo, ti calmi. Ci hai mandato un curriculum, siamo una casa di moda. Stai tranquilla".
La ragazza risponde, quindi: "Sei normale che mi chiami e mi chiedi queste cose?". E il recruiter esce completamente allo scoperto: "Volevo solo sentirti. Nulla di male, come sei e cosa fai. Quindi".

Un episodio davvero riprovevole, che testimonia come, a volte, persino la ricerca di un lavoro rischia di esporre a potenziali molestie, e maltrattamenti.