La cliente di un supermercato ha denunciato un problema con la cassa d'acqua: la data di scadenza sulle singole bottiglie è diversa.
In una tranquilla giornata di spesa al supermercato, una signora si imbatte in un curioso enigma che trasforma un semplice acquisto in una questione di salute pubblica. Decisa a fare scorta di acqua, sceglie una cassa da sei bottiglie, ma una volta a casa, scopre che la data di scadenza su ciascuna bottiglia differisce da quella indicata sull'imballaggio della cassa. Questo particolare, apparentemente insignificante, solleva una domanda fondamentale: cosa accade realmente se si beve acqua "scaduta"?
L'acqua in bottiglia, al pari di molti altri prodotti alimentari, ha una data di scadenza, ma il motivo dietro questa scelta e le conseguenze del suo superamento non sono così scontati come si potrebbe pensare. L'acqua, elemento vitale e simbolo di purezza, può trasformarsi in veicolo di sostanze indesiderate a causa di processi chimici e fisici che avvengono nel tempo, specialmente se la conservazione non segue le indicazioni fornite dal produttore. Per esempio, l'acqua potrebbe rilasciare antinomio, una sostanza piò danneggiare stomaco e intestino. Insomma, i rischi sono tanti. Ma quanto sono distanti le date di scadenza? Scopriamolo insieme.
Cassa d'acqua al supermercato: la differenza nelle date di scadenza
Giuseppina, questo è il nome della protagonista di questa storia, ha denunciato la vicenda sul sito dell'Unione Nazionale Consumatori per avere maggiori informazioni e capire come tutelarsi. Quando è tornata a casa dopo la spesa e ha aperto la cassa d'acqua, il figlio di Giuseppina ha notato una strana differenza nelle date di scadenza. Infatti, sulla confezione esterna è indicata come data di scadenza "AGO 2024", ovvero agosto 2024. Mentre, sulle singole bottiglie la data di scadenza è 23 maggio 2021.
Quindi, Giuseppina ha posto due domande. Qual è la data di scadenza a cui fare affidamento? In ogni caso l'acqua non andrebbe venduta, giusto? Non siamo in grado di dare la risposta alla prima domanda perché entrambe le date potrebbero essere attendibili. Forse, quella sulla bottiglia ha più valore perché la confezione può essere cambiata più facilmente, ma è solo una nostra supposizione. Per quanto riguarda la seconda domanda, la risposta è affermativa. Vendere questo prodotto con una doppia data di scadenza è molto grave in quanto si potrebbe trattare di acqua scaduta che potrebbe arrecare danni alla salute di chi la beve. Insomma, Giuseppina ha tutto il diritto non solo di chiedere spiegazioni all'Unione Nazionale Consumatori, ma anche al supermercato dove ha acquistato l'acqua. E a voi, è mai capitata una situazione del genere? Come vi siete comportati?
LEGGI ANCHE: Prepara la cena con meno di 2 euro dal supermercato alla tavola: c'è un ingrediente invisibile