Cosa si nasconde dietro i dettagli alquanto insoliti che caratterizzano l'inaspettato matrimonio di Laura Pausini? Qualcosa di molto potente e meraviglioso.
Nessuno lo aveva annunciato, niente pompa magna con dichiarazioni d'amore plateali e preparativi documentati sui social. Laura Pausini, la cantante in assoluto più famosa sulla scena musicale italiana e non solo, ha condiviso una serie di immagini con cui ha esternato alla sua foltissima schiera di fan, di essersi sposata con Paolo Carta. Una storia d'amore che dura ormai da anni e che ha permesso ai due, di diventare genitori della piccola Paola. Proprio in un giorno tanto felice per i suoi genitori, la bimba è stata naturalmente la damigella d'onore.
Quello che più ha dato nell'occhio, naturalmente i particolari che hanno caratterizzato le nozze. Il vestito dell'artista e le fedi nuziali, sono in queste ore sotto l'occhio dei riflettori per la particolarità, assolutamente non casuale e con un obiettivo ben preciso. L'autrice di testi tanto potenti, che hanno fatto la storia della nostra musica, doveva assolutamente lasciare il segno in qualche modo. Lo ha fatto con due componenti che nascondono un significato potentissimo, di cui solo lei poteva farsi portatrice in uno dei momenti più importanti della sua vita.
Laura Pausini e il significato delle fedi nere e il vestito a giacca
Il matrimonio tra Laura Pausini e Paolo Carta, era in realtà programmato per una data molto antecedente a questa. Intoppi vari, tra tutti prevalentemente il Covid e tutte le restrizioni, hanno fatto si che non fosse possibile celebrare il loro giorno come si erano immaginati. Proprio per questo motivo e soprattutto, per suggellare il loro grande amore e la famiglia che hanno generato, hanno scelto due fedi nuziali nere. Niente oro, né argento, e una forma decisamente più sottile di quelle a cui siamo abituati. Tale volontà, rappresenta la forza che permea l'amore, che è in grado di sopravvivere e rifiorire anche dopo momenti di difficoltà e buio pesto.
Passando all'abito della cantante, si è presentata con un blazer, gonnellone, immancabile velo e guanti in pizzo. Impossibile non notare quanto si discosti dai modelli che solitamente vediamo ed è chiaro che non sia un'accozzaglia inconsistente di roba, ma una scelta anche in questo caso, dettata da una volontà ben precisa. L'abito nuziale blazer, ispirato a modelli ideati negli anni '70 dalla stilista Bianca Jagger, rappresentano un vero e proprio manifesto di libertà. Un modo per spogliare l'evento della retorica, rivelandone l'essenzialità di forma e trasformarlo in un'esibizione di malizia e resistenza a tutte le tradizioni che i tempi passati, ci hanno inevitabilmente e forzatamente trasmesso: è assoluto emblema di ribellione a tutti gli schemi. D'altronde Laura è soprattutto questo da qualche anno a questa parte: diversità inclusiva.
LEGGI ANCHE>>>Rania di Giordania festeggia il matrimonio della figlia: lusso senza limiti per la Principessa Iman