Stasera in tv su Cine 34 (canale 34 del digitale terrestre) E fuori nevica!, la commedia più nota dell’attore napoletano Vincenzo Salemme
Una commedia esilarante ma che, come tutte quelle di Vincenzo Salemme, invita anche a riflessioni per nulla scontate. Stasera in tv, su Cine 34 (canale 34 del digitale terrestre), in onda in prima serata, a partire dalle 21,
E fuori nevica!”. Film del 2014 diretto e interpretato da Salemme, è, questo, l’adattamento cinematografico della sua pièce teatrale del 1995. Un Salemme in stato di grazia, quello che vediamo in questa pellicola, attorniato dai suoi storici co-protagonisti, a cominciare da Carlo Buccirosso, altro grandissimo nome del mondo dello spettacolo made in Napoli, insieme a Maurizio Casagrande, anche lui presente in questo film.
E, ancora, Nando Paone e Giorgio Panariello, anche questi volti centrali della comicità contemporanea. Un film intriso di umorismo ma anche di malinconia, per un risultato, per così dire, ‘dolce amar’, in un racconto in cui sono sapientemente mescolate leggerezza, fragilità personali e momenti drammatici. Di base, a tenere tutto insieme, è il filo rosso costituito dal tono brillante, tipico dell’autore.

Stasera in tv E fuori nevica!, la commedia più riuscita di Vincenzo Salemme
La trama segue tre fratelli i quali, in seguito la morte della madre, si ritrovano costretti a una convivenza forzata. Enzo, interpretato da Vincenzo Salemme, è cantante da crociera eternamente immaturo. Dopo anni di fallimenti, sogna ancora un successo che, però, tarda ad arrivare. Poi c’è Stefano (Carlo Buccirosso) impiegato rigoroso, vive il peso delle rinunce accumulate. Infine c’è Cico, il fratello affetto da disturbi psichici, che dipende completamente dagli altri.
E’ il testamento materno ad obbligarli a vivere nello stesso appartamento, per non perdere la casa. Circostanza che li metterà inevitabilmente di fronte a segreti, rancori e affetti trattenuti a lungo. L’appartamento in questione diventa così un microcosmo in cui esplodono conflitti e tenerezze, mentre la neve che cade all’esterno suggerisce un tempo sospeso, quasi un isolamento emotivo. Ne nasce un racconto comico e al tempo stesso intimo, che conserva l’anima teatrale dell’opera originale.
