Napoli, tre cose insolite che in pochi conoscono: da notare passeggiando per le vie del centro storico
Napoli è una città meravigliosa, che in tantissimi visitano soprattutto in questo periodo dell’anno, quando l’atmosfera natalizia rende ogni angolo ancora più suggestivo. Ed è in questi giorni, infatti, che il capoluogo partenopeo sta vivendo il solito boom turistico, che si concentra in particolare nel centro storico, dove si trova via San Gregorio Armeno, la celebre strada dei presepi che, come ogni anno, attira visitatori da tutto il mondo.
Sui social circolano decine di video che mostrano questa e altre vie del centro letteralmente paralizzate dal flusso impressionante di persone. Le strade, già strette per conformazione, risultano completamente riempite da un movimento continuo e fitto, con folle che avanzano in entrambi i sensi di percorrenza e rendono quasi impossibile procedere senza soste. L’afflusso straordinario testimonia quanto profondamente il fascino della tradizione presepiale napoletana continui a esercitare un richiamo potente, trasformando il cuore della città in un luogo dove cultura, turismo e atmosfera natalizia si fondono in un’unica esperienza collettiva.
Ma, oltre i ‘soliti’ luoghi visitatissimi dai turisti, ce ne sono altri poco conosciuti, magari neanche dagli stessi napoletani. I travel video creator Eros & Pete, sui social col nickname @1minutoperviaggiare:
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Napoli, le bellezze ‘nascoste’ del centro storico: l’orologio astronomico di piazza Dante, la fontana della Sirena Partenope e la lanterna risalente all’epoca borbonica
“Il primo è l’orologio astronomico di Piazza Dante dal 1853, l’unico in Europa a calcolare il vero mezzogiorno astronomico. Usa un’equazione del tempo per correggere le variazioni giornaliere della posizione del sole. Il secondo è la Fontana della Spinacorna, che risale al 1498. Raffigura la sirena Partenope: dai suoi seni sgorga acqua che si riversa sul Vesuvio, scolpito al di sotto e voluto dal viceré un Pedro da Toledo per placare sia il vulcano che gli ardori del popolo. Il terzo è la lanterna antica di via Toledo, l’unica sopravvissuta al passaggio dalla città borbonica a quella moderna”.
