Su RaiPlay Pane e olio, mediometraggio con Bud Spencer: l’iconico attore in uno dei suoi ultimi ruoli tv
Un mediometraggio tenero, che scalda il cuore. Questo il nostro consiglio tv del giorno: Pane e olio, disponibile gratuitamente sulla piattaforma streaming RaiPlay. Protagonista, l’indimenticabile Bud Spencer, vero e proprio portento del cinema italiano, qui in uno dei suoi ultimi ruoli. Pane e olio, diretto dal regista Giampaolo Sodano,
è mediometraggio televisivo pubblicato nel 2008.
Spencer (all’anagrafe Carlo Pedersoli) veste in quest’opera i panni di Laris, figura enigmatica che incarna la Morte all’interno di una narrazione molto particolare. Una dimensione a tutti gli effetti fiabesca aleggia lungo la trama di una storia ambientato nella Tuscia. Il film segue la storia di Jenny, scrittrice irlandese interpretata dall’attrice Mascia Musy. La donna viene colpita da una malattia incurabile e, prima della fine inevitabile, decide di tornare nei luoghi della propria infanzia. Una volontà di ritrovare un legame con ciò che è stato la spinge, in una drammatica, ultima ricerca di sé. Ed è in questo percorso di riconciliazione con i ricordi, che emergono, man mano, le storie ascoltate da bambina.
Così, a poco a poco, si riaccende in lei la vita. E ciò accade in particolare attraverso l’incontro con Gabriele, interpretato da Tullio Solenghi, presenza affettiva che riporta speranza e desiderio di resistere alla malattia. Laris (Bud Spencer) guida Jenny in un viaggio fatto di simboli, che ruota attorno agli olivi e alla produzione dell’olio. Bellissimo il modo in cui le attività legate al mondo dell’agricoltura si trasformano in metafore di cura e rinascita. Il pane e l’olio diventano, così, emblemi di continuità, radici e accettazione. Nel frattempo, la protagonista comprende che il suo viaggio non è soltanto un ritorno, ma un attraversamento interiore in cui la vita e la morte dialogano fino all’epilogo deciso dal destino.

Bud Spencer, su RaiPlay in Pane e olio: bellissima interpretazione dell’attore napoletano
In questo mediometraggio, la dimensione intima del racconto dialoga con l’essenzialità del paesaggio rurale, trasformando Pane e olio in una riflessione sul tempo, sulla fragilità e sulla possibilità di ritrovare significato anche quando tutto sembra già scritto. La presenza di Bud Spencer dona al film un’aura crepuscolare, mentre la delicatezza interpretativa di Mascia Musy e Tullio Solenghi rafforza il senso di un viaggio che procede per sottrazione, piccoli gesti e memorie riaffiorate. L’intreccio tra natura, ritualità e sentimenti restituisce un’opera che usa la semplicità come chiave di profondità, lasciando emergere l’idea che la vita, come l’olio che nasce dagli olivi, sia il risultato di un processo lento, fatto di cura e trasformazione.
