Noemi Riccardi, omicidio annunciato: una famiglia lasciata sola

Omicidio a Nola, Noemi Riccardi uccisa da suo fratello Vincenzo: una famiglia lasciata sola

Un caso tremendo quello che si è consumato a Nola. Dove, in via San Paolo Belsito, un uomo di 25 anni, Vincenzo Riccardi, ha ucciso a coltellate sua sorella, Noemi Riccardi, 23. Un delitto efferato, che si è consumato tra le mura di una casa in cui i due, orfani di padre, vivevano da poco insieme alla mamma. La famiglia si era trasferita nel comune in provincia di Napoli da poco, forse per ricominciare, dopo tanti problemi e sofferenze. Ma le cose sono precipitate nel modo più drammatico possibile. Il corpo ormai senza vita di Noemi è stato ritrovato dalle forze dell’ordine riverso sul pavimento, nella stanza che apparteneva alla vittima.

Suo fratello Vincenzo l’avrebbe assassinata con un coltello da cucina: almeno sei le coltellate inferte alla giovane, che non è riuscita a difendersi e a scampare alla furia omicida del fratello. I due, ma saranno le indagini a delineare meglio il complesso quadro familiare nel quale si muovevano vittima e carnefice, soffrivano di problemi psichici. E nonostante le richieste di aiuto che la madre avrebbe lanciato a chi di competenza, i tre, denuncia oggi la donna, non avrebbero mai ricevuto l’assistenza necessaria.

Omicidio di Nola, la mamma della vittima: “Ho sempre chiamato polizia e carabinieri, ho fatto anche delle denunce. Ma sono corsi dopo che è morta mia figlia”

Non so come sto in piedi, ma quella scena non la dimenticherò più: mio frutto ha ammazzato con le sue mani sua sorella, e non riesco a perdonarlo”. Queste le parole di Maria Rosaria Tommasino, mamma di Noemi e Vincenzo, ai microfoni di Ore 14. Che denuncia: “Ho sempre chiamato polizia e carabinieri, ho fatto anche delle denunce. Ma sono corsi dopo che è morta mia figlia. Volevo dare a Vincenzo l’allontanamento, ma non buttarlo in mezzo a una strada: sono sempre sua mamma”. La donna ha scoperto della morte di Noemi in videochiamata: è stato lo stesso Vincenzo a mostrarle il cadavere della giovane, attraverso lo schermo del suo smartphone. “Mi sono accorta quando mi ha chiamato che mi voleva punire, perché voleva che ritiravo le denunce: per questo mi ha voluto punire, e ha colpito la sorella”.

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La madre della vittima ai microfoni di Ore 14

I continui litigi tra fratello e sorella, racconta la donna, erano innescati “da un piccolo problema nei movimenti, era lenta quando si lavava. Al fratello non piaceva che trascorreva anche un’ora e mezzo nel bagno, lei non riusciva ad andare veloce. Anche quando si lavava le mani col sapone, ne consumava troppo, e lui non lo sopportava. Mi sono sempre messa in mezzo, a volte ho avuto anche degli schiaffoni per difendere Noemi. Vincenzo mio è cattivo: non ce la faccio a perdonarlo, non ha il cuore, è cattivo nell’anima. Voglio giustizia: mi dispiace dirlo, ma non ho più mia figlia. Con le sue mani ha massacrato mia figlia con un coltello da cucina“. L’ennesimo caso in cui le denunce sporte non hanno sortito alcun effetto.