Casi di scabbia in aumento in Italia: lo afferma Matteo Bassetti. Il professore di malattie infettive lancia un avvertimento dal suo canale Instagram sui numerosi casi di scabbia segnalati in Italia e spiega come riconoscerla, curarla e prevenirne la diffusione.
Matteo Bassetti, professore di malattie infettive e noto divulgatore medico-scientifico, ha segnalato un incremento dei casi di scabbia in diverse aree del Paese. “Sono molti i casi di scabbia che stanno colpendo molte parti del nostro paese, nelle Rsa, ma si possono anche trovare in altre strutture“, fa sapere il noto medico dal suo profilo Instagram, sottolineando come l’infezione non riguardi solo le residenze sanitarie, ma anche altri contesti. La scabbia, spiega Bassetti, “è un’infezione della pelle che causa un intenso prurito con arrossamenti, e anche delle lesioni“. Pur non essendo generalmente grave, può assumere forme più serie, in particolare “nelle persone immunocompromesse”, che è bene che prestino, dunque, una maggiore attenzione.
Visualizza questo post su Instagram
Scabbia, come si trasmette e perché serve attenzione: l’avvertimento del professor Matteo Bassetti
Il professore ha chiarito che la trasmissione della scabbia può avvenire “attraverso il contatto fisico direttamente con qualcuno che ha la scabbia, ma anche attraverso, per esempio, lenzuola e indumenti”. Si tratta, dunque, di una malattia che può diffondersi facilmente in ambienti dove il contatto stretto è frequente, come scuole, comunità o strutture sanitarie. Il prurito intenso e le lesioni cutanee che caratterizzano la malattia derivano dalla presenza di un acaro che scava minuscoli cunicoli nella pelle, provocando irritazione e infiammazione. Bassetti invita dunque a non sottovalutare i sintomi e a rivolgersi al medico per una diagnosi accurata, poiché solo un professionista può confermare la presenza dell’infezione e prescrivere il trattamento adeguato.

Le cure e le regole per evitare nuove infezioni
Riguardo al trattamento, Bassetti sottolinea: “È molto importante fare una diagnosi accurata, che deve fare un medico, perché si possono prescrivere dei farmaci topici, e quindi creme e delle lozioni“. Tuttavia, non basta curare solo la persona colpita: “Ricordiamo una cosa molto importante, e cioè che oltre a curare la persona è molto importante fare la pulizia degli indumenti e delle lenzuola in cui dormiamo, lavandole ad alte temperature, ad almeno 60 gradi. Altrimenti il rischio è che la scabbia possa tornare“. La prevenzione passa quindi da semplici ma fondamentali accorgimenti igienici, come la disinfezione accurata dei tessuti e il lavaggio a temperature elevate, per eliminare l’acaro e impedirne la reinfezione.
