Pesce, non comprate mai queste confezioni al supermercato: “Serio rischio inquinamento”

Un noto dietista-nutrizionista rivela come selezionare il pesce surgelato al supermercato, e quali confezioni non conviene acquistare.

Il pesce rappresenta una fonte di proteine di alta qualità, ricca di omega 3, vitamine e minerali. È disponibile in diverse forme, a seconda del metodo di conservazione e della filiera di distribuzione, ed è acquistabile sia nelle pescherie tradizionali che nei supermercati. Le modalità di vendita comprendono il pesce fresco, lavorato o surgelato, ognuna con proprie caratteristiche e vantaggi. Il pesce fresco, proveniente da pesca o allevamento, viene consegnato quotidianamente per garantire qualità e tracciabilità. L’etichetta deve sempre riportare specie, metodo di produzione e zona di origine. Il pesce lavorato o pronto all’uso comprende tartare, carpacci e piatti confezionati in atmosfera protetta o sottovuoto, pensati per conservare aroma e freschezza.

Il pesce surgelato è oggi una delle scelte, o forse addirittura la scelta più comune per praticità e convenienza. La surgelazione rapida, a temperature inferiori a −18 °C, blocca i processi biologici mantenendo valore nutrizionale e consistenza. Spesso avviene direttamente a bordo dei pescherecci, garantendo un prodotto di qualità simile al fresco. Questo metodo consente anche di eliminare parassiti come l’Anisakis, aumentando la sicurezza alimentare. Il surgelato è pratico, disponibile tutto l’anno, controllato e tracciato lungo la filiera. Offre una grande varietà di specie a prezzi accessibili e contribuisce alla sostenibilità, riducendo sprechi e impatto ambientale. Se conservato correttamente, mantiene quasi intatte le proprietà originarie, risultando una scelta ideale per un’alimentazione sana, sicura e bilanciata.

Pesce: ecco le confezioni da non comprare mai al supermercato

Per scegliere il pesce surgelato al supermercato, è necessario sapere che ciascuna confezione riporta un codice FAO, il quale indica la zona di provenienza del pesce venduto. Le zone sono 19, e ciascuna di esse è ripartita in sottosezioni più specifiche. Per riconoscere se il pesce è sicuro, conviene guardare il codice FAO, e diffidare da alcuni codici particolari. Un noto dietista-nutrizionista, e cioè il dottor Christian Faffini, ha, in particolare, consigliato di non comprare mai pesce surgelato con i seguenti codici: 61, 67 e 71. Questi sono codici che indicano pesce pescato nelle zone del Pacifico: zone che, spiega l’esperto, sono a rischio inquinamento o anche radioattive, come Fukushima.

Pesce supermercato
I tre codici a sinistra sono i meno sicuri, i due codici al centro i più sicuri. (Fonte: Instagram – @christianfaffinidiet).

Dall’altra parte, invece, è consigliabile preferire i seguenti codici: FAO 27 e FAO 37, che rispettivamente indicano l’Atlantico del Nord-Est e il Mar Mediterraneo. I pesci provenienti da queste due aree sono tra i più sicuri e buoni che si possano acquistare, in quanto le zone sono maggiormente controllate, oltre che vicine a noi. Quindi, conviene scegliere questi due codici, quando possibile. Inoltre, il dottor Faffini suggerisce di optare per filetti naturali, senza salse o panature: questi prodotti sono maggiormente genuini e sicuri. Poche regole, dunque, per acquistare prodotti davvero sicuri e buoni.