Un viaggio alla scoperta di un luogo sospeso nel tempo: l’Acquario del Parco Rossi di Santorso, in Veneto, è una tappa imperdibile per chi ama la bellezza discreta e poetica della natura intrecciata con la storia.
Situato all’interno del parco ottocentesco progettato dall’architetto Antonio Caregaro Negrin, questo piccolo tesoro regala un’esperienza inaspettata e autentica, in un contesto dove l’acqua, la vegetazione e le architetture romantiche dialogano in perfetta armonia.
>L’Acquario di Santorso è più di una semplice attrazione: è un luogo che custodisce la memoria di un’epoca in cui l’arte del paesaggio era un linguaggio raffinato e simbolico. Costruito tra il 1865 e il 1884, rappresenta uno dei pochi esempi italiani di “parco paesista”. Dove la natura non è solo sfondo, ma protagonista. Qui, tra vialetti sinuosi, piante esotiche, cascate e un piccolo lago, l’acquario si rivela come un rifugio di silenzio e contemplazione. Un piccolo mondo sommerso che invita a osservare, ascoltare e respirare il ritmo lento dell’acqua.
Visitabile gratuitamente, l’acquario è immerso in un contesto suggestivo in cui il tempo sembra essersi fermato. È un’esperienza che unisce la bellezza naturale alla storia del territorio vicentino, offrendo un tuffo nell’Ottocento e nella visione romantica di chi progettò il parco come un vero teatro all’aperto. Dove ogni scorcio racconta un’emozione.
Un suggerimento di viaggio che arriva dai travel creator Sara Baldelli e Andrea Zamuner (@bazatravel).
Un acquario ottocentesco nel cuore del Parco Rossi
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Un parco che unisce natura, arte e architettura
Il Parco Rossi è diviso in due aree collegate da una galleria sotto la strada principale, un passaggio che svela prospettive sorprendenti e contrasti visivi tra luce e ombra, tra giardini e scorci boschivi. Ogni angolo regala un diverso punto di vista: ponticelli, grotte artificiali, statue e fontane creano un percorso emozionale che accompagna il visitatore in un viaggio nel gusto paesaggistico dell’Ottocento.
L’acquario rappresenta il cuore di questo microcosmo, una delle tappe più suggestive per chi desidera scoprire un aspetto poco conosciuto del patrimonio naturalistico del Veneto. È il luogo ideale per chi ama coniugare cultura e natura, in un’atmosfera rilassante e lontana dal turismo di massa.
Cosa vedere nei dintorni: tra cultura e sapori veneti
Dopo la visita all’acquario, vale la pena esplorare le meraviglie di Santorso e dintorni. Proprio accanto al parco sorge Villa Rossi, splendida residenza settecentesca che conserva ambienti raffinati e ospita periodicamente eventi culturali e mostre temporanee. Il borgo di Santorso, con le sue botteghe e trattorie tipiche, regala il piacere di una sosta all’insegna della genuinità.
Per gli amanti delle passeggiate, la zona offre sentieri naturalistici immersi nel verde, ideali per escursioni a piedi o in bicicletta. Nei ristoranti locali si possono degustare piatti della cucina veneta, come il baccalà alla vicentina, i formaggi d’alpeggio e i vini dei Colli Berici, per un’esperienza completa che unisce natura, arte e sapori autentici.
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