Sospetta contaminazione microbiologica: questa la causa dei numerosi ritiri di verdure, annunciati attraverso tre modelli di richiamo diffusi dal Ministero della Salute.
Il Ministero della Salute ha recentemente reso noti alcuni richiami alimentari, riguardanti verdure di vario genere, ma dallo stesso marchio. In tutti e tre i casi, è stata segnalata una possibile contaminazione microbiologica: ciò significa che, pur non essendo certa la contaminazione, è necessario ritirare i prodotti dalla vendita e, qualora dei consumatori avessero già acquistato una o più unità facenti parte dei lotti ritirati, è necessario che questi non li consumino. Il rischio di contaminazione microbiologica rappresenta una delle cause più frequenti di richiamo alimentare, con conseguenze dirette sulla salute pubblica.
Microrganismi come Salmonella, Listeria o Escherichia coli possono provocare gravi infezioni, soprattutto in bambini, anziani e donne in gravidanza. La contaminazione può verificarsi in qualunque fase della filiera, dalla produzione al trasporto, spesso a causa di materie prime compromesse, scarsa igiene o cattiva conservazione. Quando un prodotto contaminato arriva sul mercato, il richiamo diventa indispensabile per limitare i rischi di epidemie e tutelare i consumatori. I sintomi associati al consumo di alimenti infetti vanno da nausea e diarrea a complicazioni più serie, che in casi estremi possono risultare fatali, per persone predisposte. Per contenere il pericolo, le aziende seguono sistemi di autocontrollo come l’HACCP, affiancati da controlli ufficiali delle autorità sanitarie. Igiene, cottura adeguata e corretta conservazione restano, ovviamente, strumenti fondamentali di prevenzione.
Verdure: tutti i dettagli sui ritiri dal mercato
I prodotti ritirati sono i friarielli alla napoletana, le melanzane alla brace e le scarole sott’olio a marchio Vittoria. Il nome o la ragione sociale dell’OSA – Operatore del Settore Alimentare, a nome del quale i prodotti sono commercializzati è Ciro Velleca SRL, mentre il nome del produttore è Amura Stefano. Il marchio di identificazione dello stabilimento / del produttore è CCIA 467438/SA.

Il peso delle unità di vendita è sempre di un chilogrammo, e lo stabilimento di produzione è sito a Scafati, in provincia di Salerno, e in particolare in via Cangiani, 16. Come già spiegato, la causa del richiamo è il sospetto di contaminazione microbiologica nello stabilimento di produzione sito a Scafati. L’avvertenza degli operatori è di ritirare il prodotto, eventualmente in giacenza. I lotti ritirati di melenzane alla brace sono i seguenti: il numero 130325, con scadenza fissata al 13 marzo 2028, e il numero 150525, con scadenza al 13 maggio 2028.

Per quanto riguarda i friarielli alla napoletana, i numeri dei lotti ritirati sono i seguenti: L:310125, L:060325, L:150225, L:130225, L:280325, L:160525, L:050625, L:110725 e L:040828. Le scadenze sono, rispettivamente, fissate al 31 gennaio, 6 marzo, 15 e 13 febbraio, 25 marzo, 15 maggio, 5 giugno, 11 luglio e 4 agosto 2028. Infine, il lotto di scarole in olio ritirato è il numero 140225, con scadenza fissata al 14 febbraio 2028.

