Esperto di chimica commenta un trucco virale sui social, grazie al quale le bevande gassate resterebbero frizzanti più a lungo: ecco i dettagli.
Le bevande gassate devono gran parte del loro successo all’effervescenza, una caratteristica che stimola il palato e amplifica le sensazioni gustative. Le bollicine creano infatti una sorta di micro-massaggio sulla lingua e nel naso, rendendo i sapori più intensi e l’esperienza di consumo più vivace. Non si tratta solo di piacere immediato: la presenza di anidride carbonica favorisce anche la digestione, consolidando il legame tra bollicine e benessere percepito. La frizzantezza, in particolare, nasce dall’aggiunta di anidride carbonica (CO₂) a un liquido posto sotto pressione. Questa si dissolve creando un equilibrio tra la fase gassosa e quella liquida, equilibrio che viene mantenuto fino a quando il contenitore resta sigillato.
Acqua minerale, bibite zuccherate e succhi arricchiti di CO₂ devono così il loro carattere a un processo tecnico, mentre nel caso di birre e spumanti la carbonatazione può avvenire spontaneamente durante la fermentazione. Il meccanismo che porta una bibita a perdere vitalità è altrettanto interessante. Nel momento in cui il tappo viene rimosso, la pressione interna cala bruscamente e la CO₂ tende a liberarsi sotto forma di bolle. Con il passare del tempo, il liquido si impoverisce di gas fino a diventare piatto. Questo fenomeno è accelerato da calore, agitazione o versamento in bicchiere, situazioni che facilitano la fuoriuscita del gas.
Bevande gassate: ecco il trucco per mantenerle frizzanti più a lungo e perché funziona
Così come esistono dei meccanismi che velocizzano la perdita di anidride carbonica, e quindi di effervescenza, ci sono anche dei metodi utili a rallentare questo processo. Un noto esperto di chimica e scienze, il dottor Matteo Alviani, ha, ad esempio, rivelato che, sui social, si stanno diffondendo video in cui si rivela un trucco per far restare frizzanti più a lungo le bevande gassate. Questo trucco consiste nello schiacciare la parte centrale della bottiglia, facendo uscire tutta l’aria. Ma tale trucco funziona davvero?
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Ebbene, l’esperto ha spiegato che la frizzantezza dipende dall’anidride carbonica disciolta, che rimane in equilibrio con la pressione dell’aria nello spazio sopra il liquido. Quando si versa un bicchiere, lo spazio d’aria diventa maggiore, e la pressione all’interno scende. Per ristabilire l’equilibrio, l’anidride carbonica evaporerà di più, e quindi l’effervescenza si ridurrà. Tale trucco, ha spiegato, quindi, l’esperto, funziona proprio perché si riduce artificialmente il volume d’aria sopra il liquido: in questo modo, servirà meno anidride carbonica per riportare la pressione interna ai valori di equilibrio, e quindi la bevanda resterà frizzante più a lungo.

Per chi utilizza bottiglie di vetro, o comunque non ha intenzione di schiacciare la bottiglia di plastica, ci sono altri metodi per ridurre lo spazio d’aria, e mantenere l’anidride carbonica (e l’effervescenza) all’interno della bevanda: uno di questi è quello di travasare il contenuto in bottiglie più piccole. Inoltre, si può ricorrere anche a dei tappi a pressione, che avranno la capacità di ridurre lo spazio d’aria. Questi trucchi avranno un effetto simile a quello del trucco citato in precedenza, ed eviteranno il fastidio di schiacciare le bottiglie.
