Le bevande gassate sono tra le più consumate al mondo.
Molti le associano a momenti di piacere e convivialità, ma non mancano i dubbi sugli effetti che possono avere sullo stomaco. Circolano video che mostrano queste bibite in grado di sciogliere la ruggine, alimentando la preoccupazione di chi teme possano avere lo stesso effetto sui nostri organi. Il dottor Simone Gabrielli, biologo nutrizionista, interviene per chiarire la questione e sfatare alcune false credenze legate a queste bevande. Secondo il dottor Gabrielli, la realtà è diversa da quella mostrata nei video virali. L'acidità dello stomaco umano è molto più alta di quella di qualsiasi bevanda gassata, con un pH più basso che consente di digerire anche alimenti molto duri e complessi. Per questo motivo, la capacità delle bibite di sciogliere la ruggine non è comparabile con ciò che avviene nel nostro stomaco. L’acido cloridrico presente nei succhi gastrici è estremamente potente e svolge un ruolo essenziale nella digestione. Quindi, dal punto di vista dell’acidità, le bevande gassate non danneggiano lo stomaco più di quanto faccia il normale processo digestivo.
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Il vero problema delle bevande gassate: lo zucchero
La preoccupazione maggiore non riguarda tanto l’anidride carbonica o l’acidità, quanto piuttosto il contenuto di zucchero. Molte di queste bevande contengono quantità significative di zuccheri aggiunti, che possono causare diversi problemi di salute. Il dottor Gabrielli sottolinea che il consumo regolare e abbondante può portare a un eccesso di zuccheri durante la giornata. Questo non solo favorisce l’aumento di peso, ma può anche incrementare il rischio di sviluppare patologie come il diabete di tipo 2, la steatosi epatica e altre condizioni legate alla sindrome metabolica. Assumere grandi quantità di zucchero tramite queste bibite, spesso senza accorgersene, altera i livelli di glicemia nel sangue, portando a picchi seguiti da cali improvvisi. Questi sbalzi possono provocare fame nervosa e desiderio di altri cibi zuccherati, innescando un circolo vizioso che favorisce l’assunzione eccessiva di calorie. Inoltre, lo zucchero in eccesso si trasforma facilmente in grasso corporeo, contribuendo all’aumento di peso e alle problematiche che ne derivano.
Anche le versioni “zero zucchero” non sono esenti da critiche. Queste bibite, pur non contenendo zucchero, spesso includono dolcificanti artificiali che possono alterare la percezione del dolce e portare, nel tempo, a cambiamenti nel metabolismo e nelle abitudini alimentari. Bere occasionalmente una bevanda gassata non è dannoso, ma farlo quotidianamente può influire negativamente sul benessere generale.
Cosa dice la scienza e come comportarsi
Gli studi scientifici concordano sul fatto che un consumo moderato non provoca danni immediati, soprattutto se inserito in uno stile di vita sano ed equilibrato. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alla frequenza e alle quantità. Bere acqua rimane la scelta migliore per idratarsi. In alternativa, tè non zuccherati o infusi possono essere ottime soluzioni per variare senza introdurre calorie inutili. Si consiglia di leggere sempre le etichette e di non lasciarsi ingannare dalle pubblicità che promuovono queste bevande come innocue. L’abitudine di consumarle regolarmente può sembrare innocente, ma nel tempo contribuisce all’insorgenza di problemi che potrebbero essere facilmente evitati con scelte più consapevoli.

In conclusione, le bevande gassate non danneggiano lo stomaco per la loro acidità, come spesso si pensa. Il vero pericolo è lo zucchero che contengono e le sue conseguenze a lungo termine. Moderazione e consapevolezza sono le parole chiave per godere di un bicchiere ogni tanto senza compromettere la propria salute.