È più ricca di grassi la pasta sfoglia o la pasta fillo? E quale contiene più carboidrati? E, infine, è possibile trovare l’alimento migliore tra i due, dal punto di vista nutrizionale? Tutte le risposte della nutrizionista.
La pasta sfoglia e la pasta fillo rappresentano due soluzioni molto amate in cucina, entrambe capaci di adattarsi sia a preparazioni dolci che salate, ma con caratteristiche e risultati differenti. La sfoglia si contraddistingue per la ricchezza di burro nell’impasto, che durante la cottura genera strati gonfi, dorati e fragranti. Questa struttura friabile e soffice la rende ideale per torte salate, vol-au-vent, strudel, millefoglie o crostate, fungendo da base o da copertura per farciture cremose, confetture, verdure e formaggi. Il risultato è sempre armonioso e pieno, con una nota di gusto che arrotonda i sapori. La fillo, al contrario, si presenta in fogli sottilissimi e leggeri, che vengono sovrapposti e spennellati con poco olio o burro fuso. Viene impiegata per piatti tipici come la baklava, involtini, triangoli e tortini ripieni.
La sua peculiarità è la croccantezza estrema, capace di offrire un effetto “scrocchiante” che esalta soprattutto ripieni compatti e ricchi. Rispetto alla sfoglia cuoce più rapidamente, conferendo leggerezza e un aspetto quasi trasparente, più secco e asciutto. Sul piano del gusto, la differenza è netta. La sfoglia ha un sapore neutro ma burroso, avvolgente e persistente, in grado di dare struttura e rotondità al piatto. La fillo invece è quasi insapore e lascia emergere i sapori del ripieno, limitandosi a donare croccantezza e consistenza. Se, dunque, la sfoglia arricchisce e sostiene i contrasti di gusto, la fillo esalta gli ingredienti. Ma qual è la loro differenza, da un punto di vista nutrizionale?
Pasta sfoglia e pasta fillo: nutrizionista rivela le differenze chiave
Una nota nutrizionista italiana, la dottoressa Giulia Biondi, ha rivelato le differenze principali, da un punto di vista nutrizionale, tra i due alimenti. Da un punto di vista calorico, la pasta sfoglia contiene circa 100 kcal in più rispetto a quella fillo, per la presenza di circa 20 grammi di grassi in più. Dall’altra parte, però, la pasta sfoglia ha qualche carboidrato in meno, rispetto alla pasta fillo. Ma si può dire che una delle due sia migliore dell’altra?

Ebbene, no: l’esperta ha spiegato che entrambe possono essere integrate nella dieta, ma bisogna sapere come farlo. In particolare, per quanto riguarda la pasta sfoglia, basta condirla solo con della verdura, o magari anche delle uova o della ricotta, e il pasto è pronto. La pasta sfoglia potrà essere divisa, poi, in quattro porzioni, e si otterrà da ognuna di esse un pasto completo, e anche leggero. Un’idea può essere, ad esempio, il cavolo in crosta di pasta sfoglia.
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Dall’altra parte, invece, la pasta fillo ha il vantaggio di essere realizzata in fogli singoli, di cui si può moderare le quantità e gestire meglio, a seconda del quantitativo di calorie da introdurre quotidianamente, e della nostra dieta in generale. A differenza della pasta sfoglia, però, per renderla buona e croccante è necessario aggiungere un po’ di olio, in quanto la pasta fillo è veramente scarica di gratis. Un quarto di pasta sfoglia equivale circa a quattro fogli di pasta fillo, e si può scegliere tranquillamente tra le due, a seconda del proprio gusto.