Un film intenso e commovente da vedere su RaiPlay, capace di unire leggerezza e profondità
Il film “Solo cose belle”, diretto da Kristian Gianfreda nel 2019, appartiene al genere della commedia drammatica e si distingue per la capacità di raccontare temi sociali con un linguaggio fresco e accessibile. Ambientato in un piccolo paese dell’entroterra riminese, segue la vita di Benedetta Corradini, sedicenne figlia del sindaco, cresciuta in un contesto dove le apparenze e le regole sociali sembrano dettare ogni comportamento.
L’arrivo in città di una casa famiglia mette però in discussione le sue certezze. In questa comunità convivono persone segnate da storie difficili: un papà e una mamma con un figlio naturale, un richiedente asilo, una ex-prostituta con la sua bambina, un giovane appena uscito dal carcere e due ragazzi con disabilità. Un microcosmo variegato che diventa la chiave per aprire nuove prospettive, insegnando a Benedetta il valore dell’autenticità.
Il valore dell’accoglienza e della diversità: su RaiPlay ‘Solo cose belle’
La trama si arricchisce del rapporto che Benedetta instaura con Kevin, uno dei ragazzi della casa, portando alla nascita di un amore che cambia radicalmente il suo modo di vedere il mondo. Attraverso questa relazione e la vicinanza con gli altri membri della comunità, la protagonista scopre che la vera bellezza non risiede nella perfezione, ma nella capacità di accogliere le fragilità e di condividere i propri limiti. Sullo sfondo, la campagna elettorale comunale accentua contrasti e tensioni, dando voce alle paure e ai pregiudizi che spesso accompagnano il tema dell’inclusione sociale. Il film alterna con naturalezza momenti di leggerezza e scene più drammatiche, costruendo un racconto che emoziona e invita a riflettere.
Un cast che porta umanità sullo schermo
Tra i protagonisti spiccano Idamaria Recati nel ruolo di Benedetta, Luigi Navarra come Kevin e Giorgio Borghetti nei panni del sindaco Stefano Corradini. Accanto a loro, un ensemble di attori tra cui Carlo Maria Rossi, Barbara Abbondanza, Marco Brambini e Patritzia Bollini, che arricchiscono la narrazione dando vita a personaggi intensi e realistici. Ogni interprete contribuisce a trasmettere con autenticità le emozioni di chi vive ai margini e lotta per un riconoscimento. L’opera si ispira alla realtà delle comunità di accoglienza fondate da don Oreste Benzi e dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, offrendo una rappresentazione rispettosa e coinvolgente di esperienze che spesso rimangono invisibili. “Solo cose belle” diventa così un film capace di unire intrattenimento e impegno, rendendosi perfetto per una visione che lascia il segno.