Capitale culturale della Bovesìa, Bova è un borgo calabrese che custodisce un’anima antica, legata alla lingua e alle tradizioni greche, tra storia millenaria e panorami che abbracciano mare e montagna
Situato a oltre 800 metri di altitudine, Bova domina la costa ionica reggina con uno scenario che unisce il blu del mare e i rilievi dell’Aspromonte. Le sue origini risalgono al Neolitico, ma la leggenda narra di una fondazione mitica da parte della regina armena Oichista, che avrebbe lasciato l’impronta del suo piede sulla roccia del borgo, da cui deriverebbe il nome greco Vua. Questa fusione di mito e realtà contribuisce al fascino di un luogo che nel corso dei secoli ha resistito a invasioni e assedi, in particolare durante il periodo saraceno, quando le possenti mura e le porte turrite costituivano una difesa fondamentale. I resti del castello normanno continuano oggi a evocare quell’anima guerriera, legata a un passato complesso ma ricco di tracce da scoprire.
Ne ha parlato il content creator Giuseppe Garibaldi, in un video suggestivo:
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L’anima greca della Calabria: il borgo di Bova
Passeggiare per le stradine in pietra di Bova significa immergersi nella cultura grecanica, un patrimonio immateriale che sopravvive nella lingua, nei canti e nelle tradizioni del borgo. La comunità locale custodisce con orgoglio il dialetto greco-calabro, una delle minoranze linguistiche storiche riconosciute in Italia, che testimonia l’antico legame con il mondo ellenico.
Simboli di questa identità sono i musei del borgo, come il Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, che racconta le radici di una parlata unica, e il Sentiero della Civiltà Contadina, un percorso all’aperto che ricostruisce scene di vita quotidiana legate al lavoro nei campi. Anche le celebrazioni popolari riflettono questo legame, con il festival musicale Paleariza, che richiama suoni, strumenti e atmosfere della Grecia, e la “Festa delle Pupazze in Fiore”, manifestazione che intreccia elementi arcaici e rituali primaverili.
Monumenti, fede e natura nel cuore dell’Aspromonte
Il borgo custodisce un patrimonio artistico e spirituale che dialoga con la natura circostante. La Concattedrale della Madonna dell’Isodia, di chiara ispirazione bizantina, e il Santuario di San Leo, santo patrono originario di Bova, testimoniano la profonda religiosità del luogo. A questi si aggiungono chiese minori come San Rocco e lo Spirito Santo, insieme a palazzi nobiliari che raccontano la storia delle famiglie che hanno segnato la vita del borgo.
Bova è parte integrante del Parco Nazionale dell’Aspromonte, che offre itinerari escursionistici tra boschi, gole e panorami spettacolari, rendendolo meta ideale anche per chi ama il turismo naturalistico. Il riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano conferma l’impegno della comunità nel preservare il valore ambientale e sociale del borgo, che oggi si presenta come un luogo autentico, capace di coniugare radici greche, tradizioni calabresi e bellezze paesaggistiche di rara suggestione.