Corinaldo, il Borgo dei Matti: tra storia millenaria, leggende e tradizioni uniche
Un borgo medievale circondato da mura imponenti, una storia che affonda le radici nell’anno Mille e una tradizione fatta di racconti pittoreschi: Corinaldo, nelle Marche, è conosciuto come il “Borgo dei Matti” ed è considerato uno dei borghi più belli d’Italia. La sua fama si lega tanto al patrimonio architettonico quanto alle storie e alle feste che lo rendono un luogo senza eguali.
Le origini medievali e le mura di Corinaldo
La nascita di Corinaldo risale intorno al 1000 d.C., in seguito alla distruzione della città romana di Suasa nel 409. Nei secoli successivi il borgo crebbe d’importanza, diventando un punto strategico nelle guerre tra guelfi e ghibellini. Le possenti mura medievali, ricostruite nel 1367 e attribuite al genio militare di Francesco Di Giorgio Martini, rappresentano ancora oggi un capolavoro di architettura difensiva. Con i loro torrioni, camminamenti e porte di accesso, offrono una testimonianza intatta del Medioevo marchigiano.
La loro imponenza e ottimo stato di conservazione fanno di Corinaldo una delle mete più suggestive per chi ama scoprire le città fortificate italiane. Non a caso, Papa Leone X concesse al borgo il titolo di città nel 1517, riconoscendone l’importanza strategica e politica. Passeggiare tra le vie racchiuse dalle mura significa immergersi in secoli di storia, fatta di assedi, conquiste e rinascite.
Il Borgo dei Matti e le leggende popolari
Il soprannome “Borgo dei Matti” deriva dall’originalità e dall’estro degli abitanti di Corinaldo, protagonisti di episodi curiosi e bizzarri raccolti anche nel volume “I matti di Corinaldo” di Mario Carafoli. Tra le leggende più famose spicca quella del Pozzo della Polenta, simbolo dell’ingegno e dell’ironia della comunità, che ha saputo trasformare episodi di vita quotidiana in racconti tramandati di generazione in generazione.
Ogni anno questa identità viene celebrata con la Festa dei Folli, un evento che ricorda il carnevale e che consegna ai visitatori il “Passaporto da Matto”, trasformando l’esperienza in un gioco collettivo. Questa vena di follia positiva è parte integrante della vita del borgo e lo rende un luogo dove storia e leggenda convivono armoniosamente, regalando a chi lo visita un’atmosfera di autenticità e sorpresa.
Un racconto peculiare e dettagliato è quello fornito dalla travel creator Ludovica Tobaldi (@marchigianainviaggio)
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Corinaldo oggi: cultura, eventi e spiritualità
Oltre al fascino delle mura e delle storie popolari, Corinaldo offre un ricco patrimonio culturale e spirituale. Qui si trova la casa natale di Santa Maria Goretti, meta di pellegrinaggi e luogo di profonda devozione. Le piazze storiche accolgono eventi che hanno reso famoso il borgo a livello nazionale, come la Festa della Strega e gli appuntamenti di Halloween, che richiamano migliaia di visitatori. L’anima vivace della comunità si esprime in manifestazioni che intrecciano sacro e profano, tradizione e modernità, in un equilibrio perfetto che racconta la vera essenza marchigiana. Camminare tra le stradine lastricate, sostare nei piccoli caffè o assistere agli spettacoli nelle piazze significa respirare quell’atmosfera unica che solo un borgo con un’identità così forte sa trasmettere. Corinaldo non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza culturale e sensoriale che arricchisce chiunque vi si avvicini.
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