La magia di Cisternino si manifesta già al suo ingresso, attraverso la suggestiva Porta Piccola, un varco che unisce la storia mediterranea con echi lontani di arte africana.
Sembra di essere in Africa, ma siamo nel borgo di Cisternino, incastonato nella splendida Valle d’Itria, una delle mete più affascinanti della Puglia. Il centro storico, caratterizzato da un dedalo di vicoli, archi e cortili interni, conserva ancora oggi l’atmosfera intima e raccolta di un luogo rimasto fedele alle sue origini. Fra gli elementi più peculiari del borgo emerge la Porta Piccola, in dialetto “Porta Piccenne”, che costituisce l’accesso ancora esistente al nucleo storico.
Ciò che colpisce è la sua decorazione, insolita e sorprendente: le incisioni e i motivi ricordano gli intagli simbolici delle popolazioni africane, come i Baoulé o i Dogon, che impreziosivano le loro porte lignee con figure sacre e scene di vita quotidiana. Osservando la Porta Piccola sembra di percepire un dialogo tra culture lontane, un incontro ideale tra il Mediterraneo e l’Africa. In tale contesto, questo portale diventa un unicum architettonico, un segno tangibile di come l’arte possa superare confini geografici e temporali. Attraversarla significa varcare un confine simbolico, quasi un invito a un viaggio interiore oltre che fisico.
Ci restituisce tutta la bellezza di questo luogo il content creator Antonio Marangi:
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La Porta Piccola, un varco tra Mediterraneo e Africa: un simbolo identitario che arricchisce il borgo
La Porta Piccola non è solo un elemento architettonico, ma un vero e proprio simbolo identitario. Rappresenta la capacità di Cisternino di accogliere suggestioni e influenze diverse, integrandole in un tessuto urbano coerente e armonioso. La sua presenza arricchisce il borgo non solo dal punto di vista estetico, ma anche culturale, poiché racconta di scambi e contaminazioni che hanno caratterizzato la storia del Mediterraneo. Oggi la piazza Vittorio Emanuele III, su cui si affaccia questo ingresso, è il cuore pulsante del paese, animata da eventi, incontri e dal vociare quotidiano.
In questo spazio convivono memoria storica e vita moderna, e la Porta Piccola diventa così una soglia che collega passato e presente, tradizione e apertura verso l’esterno. Questo elemento, insieme al bianco labirinto delle case e al calore dell’ospitalità pugliese, rende Cisternino un borgo capace di sorprendere e di raccontare storie che vanno oltre i suoi confini geografici.
Le case imbiancate a calce e gli scorci panoramici creano un effetto quasi sospeso nel tempo, in cui il passato si intreccia con la quotidianità. La presenza di torri medievali e resti della cinta muraria testimoniano la funzione difensiva che il borgo ebbe nei secoli, mentre la Torre dell’Orologio, costruita nel 1850 in piazza Vittorio Emanuele III, scandisce ancora oggi il ritmo della vita cittadina. Passeggiare tra queste stradine significa immergersi in un’atmosfera autentica, in cui la tradizione contadina incontra un patrimonio architettonico unico, rendendo Cisternino una tappa imprescindibile per chi vuole conoscere la storia e la cultura del territorio