Alla scoperta del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: natura, spiritualità e biodiversità sull’Appennino
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna rappresenta una delle realtà più autentiche e ricche di biodiversità dell’Appennino italiano. Situato tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, si estende su circa 36.400 ettari tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Questo angolo di natura protetta ospita alcune delle foreste più antiche d’Europa, un patrimonio ecologico e culturale straordinario, meta ideale per escursionisti, famiglie, pellegrini e appassionati di fauna selvatica.
Le sue ricchezze paesaggistiche e spirituali convivono armoniosamente in un contesto montano di grande suggestione, accessibile da numerosi comuni del crinale appenninico. I visitatori possono godere liberamente di sentieri, cascate, laghi e boschi, con la possibilità di partecipare a visite guidate e attività organizzate in ogni periodo dell’anno.
Foreste, cascate e panorami: il cuore verde dell’Appennino
Nel cuore del parco si estendono foreste secolari tra le più vaste e meglio conservate d’Europa, formate da faggi, abeti bianchi, castagni e cerri, custodi di una straordinaria biodiversità. In queste aree boschive si aprono itinerari per tutti i livelli, inclusi i Sentieri Natura, nove percorsi facili corredati da pannelli informativi, ideali anche per escursionisti poco esperti o per famiglie con bambini.
Ne ha parlato in un bel racconto video il travel creator Gabriele Colzi (@gabdetails):
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Tra le attrazioni naturalistiche più iconiche c’è la Cascata dell’Acquacheta, alta 80 metri e resa celebre da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Un altro gioiello del parco è il Lago di Ridracoli, bacino artificiale incastonato nel verde. Perfetto per chi cerca relax o attività come canoa e trekking acquatico. Salendo verso i rilievi si incontra il Monte Falterona, vetta simbolica e punto di origine del fiume Arno. Da qui in cima si gode di una vista mozzafiato sull’intero territorio appenninico.
Luoghi spirituali, fauna selvatica e informazioni utili
Oltre al valore naturalistico, il parco è custode di importanti siti spirituali. Tra i più noti vi sono il Monastero ed Eremo di Camaldoli, fondati nel XI secolo, e il Santuario Francescano de La Verna, luogo profondamente legato alla figura di San Francesco d’Assisi. Entrambi rappresentano mete di pellegrinaggio, ma anche centri di silenzio e meditazione immersi nella natura. Il parco ospita inoltre una fauna varia e protetta: cervi, caprioli, aquile reali, lupi e numerose specie di anfibi e uccelli trovano rifugio in questi habitat.
L’accesso al parco e ai sentieri è generalmente gratuito, ma alcune attività, come le escursioni guidate o l’ingresso a monumenti (es. Castello di Poppi), prevedono un biglietto o offerte specifiche. I centri visita distribuiti sul territorio osservano orari stagionali e sono un punto di partenza utile per ottenere mappe e informazioni. Il parco è facilmente raggiungibile da località come Bagno di Romagna, Premilcuore, Santa Sofia, Poppi, Stia, Chiusi della Verna, ben collegate attraverso strade regionali e itinerari panoramici