Stasera in tv torna l’icona del cinema americano: imperdibile

Stasera in tv su TV8 alle 21.30, torna una leggenda del cinema: Rocky V. Un capitolo intenso e umano della saga dedicata al pugile più amato del grande schermo

Rocky V è un film del 1990 diretto da John G. Avildsen, lo stesso regista che aveva dato vita al primo capitolo della saga nel 1976. In questo episodio, Sylvester Stallone torna nei panni di un Rocky Balboa provato, fisicamente e psicologicamente, dalle conseguenze del durissimo scontro con Ivan Drago. Ritornato a Philadelphia, il pugile si ritrova improvvisamente senza soldi, tradito da investimenti sbagliati gestiti dal cognato Paulie.

Costretto al ritiro, Rocky deve affrontare una nuova realtà ben lontana dalle luci del ring. È in questo contesto che decide di trasmettere la propria esperienza a un giovane talento emergente: Tommy Gunn, interpretato dal vero pugile Tommy Morrison. Il film inaugura così un nuovo ciclo narrativo incentrato non sulla vittoria, ma sulla sopravvivenza, la perdita e la rinascita personale.

Stasera in tv: padre, mentore e uomo, il cuore fragile di Rocky

A differenza dei precedenti episodi, Rocky V esplora con maggiore profondità la dimensione familiare e intima del protagonista. Il legame con il figlio Robert (interpretato da Sage Stallone, figlio di Sylvester) è messo a dura prova dal rapporto sempre più esclusivo tra Rocky e Tommy. Il giovane Gunn, inizialmente grato per l’aiuto ricevuto, si lascia sedurre dall’ambizione e da un manager spietato, George Washington Duke, simbolo dell’industria dello spettacolo che strumentalizza il talento a fini commerciali.

In parallelo, il figlio di Rocky cresce nell’ombra del padre, cercando di trovare il proprio posto in un mondo in cui il mito del genitore pesa come un macigno. Questo scontro generazionale aggiunge spessore a un film che riflette sul significato dell’eredità, della paternità e della lealtà in un contesto difficile.

Un ritorno alle origini con una lotta fuori dal ring

Il film si conclude con uno scontro inedito: non su un ring professionale, ma per strada, tra due uomini, due visioni opposte del pugilato e della vita. Rocky non combatte per il titolo, ma per difendere la sua dignità, i suoi valori e ciò che rappresenta. Rocky V cerca di restituire al personaggio quella fragilità che l’aveva reso tanto umano nel primo capitolo, mostrando un eroe in crisi, lontano dal glamour dei riflettori, ma ancora capace di combattere per ciò che conta.

Pur avendo ricevuto recensioni contrastanti e registrato un modesto successo al botteghino, il film rimane una tappa fondamentale del percorso del personaggio, più riflessiva e meno spettacolare. Un’occasione per riscoprire il lato vulnerabile di un’icona del cinema americano.