Alla scoperta di un trekking ad anello tra geologia, natura e storia nel cuore della Toscana
Il Sentiero dell’Acqua Zolfina è un itinerario ad anello immerso nella natura, situato tra le suggestive Balze del Valdarno, a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo. Un percorso unico nel suo genere, facilmente accessibile e adatto a tutti, perfetto per chi cerca un'esperienza escursionistica a contatto con un paesaggio toscano poco conosciuto ma straordinariamente affascinante.
Il sentiero ha una lunghezza di circa 6-7 km ed è percorribile in 2-3 ore, anche da escursionisti poco esperti o famiglie con bambini. La partenza e l’arrivo coincidono nei pressi della Badia a Soffena, subito fuori dal centro storico di Castelfranco di Sopra, dove un tabernacolo in legno illustra l’intero percorso. Ben segnalato da cartelli e segni bianco-rossi, l’itinerario alterna tratti pianeggianti a dolci salite, attraversando paesaggi rurali, boschetti ombrosi e piccoli ruscelli. Le Balze, protagoniste assolute del sentiero, sono maestose pareti di sabbia e argilla scolpite dal tempo, che regalano scorci panoramici di rara bellezza, simili a un “Grand Canyon in miniatura”. Camminare qui significa perdersi tra vigneti, frutteti e colori accesi che cambiano con le stagioni, offrendo uno spettacolo naturale sempre diverso.
Perfetto il resoconto che ne fa la travel creator Marta Tenti (@marta_unavaligiadisogni):
Visualizza questo post su Instagram
Toscana, la magia dell’Acqua Zolfina e la ricchezza geologica del luogo
Uno dei punti più affascinanti del percorso è l’incontro con la sorgente dell’Acqua Zolfina, da cui il sentiero prende il nome. Situata in un’area ombrosa e silenziosa, questa fonte sulfurea si riconosce subito per il caratteristico odore di zolfo e per il colore opaco del ruscello che la attraversa. Conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche, la sorgente è una testimonianza tangibile della ricchezza geologica del territorio. Il contrasto tra la vegetazione rigogliosa e le acque biancastre crea un’atmosfera suggestiva, ideale per una pausa ristoratrice. È consigliabile portare con sé scorte d’acqua, poiché lungo il sentiero non vi sono fontane, ad eccezione di quelle presenti nel borgo. Visitare questa zona significa anche osservare da vicino fenomeni erosivi unici, camminando sopra strati di storia naturale che raccontano la formazione del paesaggio toscano in epoche remote.
L’escursione è arricchita da elementi storici e naturalistici che rendono il cammino ancora più coinvolgente. Oltre ai paesaggi panoramici perfetti per scattare fotografie (specialmente al tramonto), il sentiero è animato da una biodiversità sorprendente: lecci, ginestre, querce e animali come scoiattoli, lepri e numerose specie di uccelli accompagnano silenziosamente i visitatori. Antichi ruderi, vecchi casolari e testimonianze dell’architettura rurale toscana affiorano lungo il percorso, raccontando una storia fatta di agricoltura e vita semplice. Tra le attrazioni culturali da non perdere, la Badia a Soffena, ex monastero vallombrosano, e il suggestivo borgo medievale di Piantravigne, perfetti per completare l’esperienza con un tocco artistico e spirituale. Il sentiero è praticabile tutto l’anno, ma in primavera e autunno le Balze del Valdarno si accendono di tonalità intense che esaltano la bellezza naturale della zona.